La cabina di regia ministero della Salute-Iss ha fornito le indicazioni per i nuovi colori delle regioni, non mancano le novità. L’unica regione a “migliorare” il colore è il Lazio: la regione guidata da Nicola Zingaretti passa dalla zona rossa alla zona arancione e già dal prossimo martedì sarà possibile riaprire scuole, negozi, centri estetici e parrucchieri. Confermata la zona arancione anche per la provincia autonoma di Bolzano, Liguria, Umbria, Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata e Sicilia.
Nessun cambio di fascia per la provincia autonoma di Trento, Lombardia, Piemonte, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Puglia, Veneto e Campania: restano tutte rosse. La zona con più restrizione è prevista per tre nuove regioni: parliamo di Calabria, Valle d’Aosta e Toscana. Svolta nelle ultime ore per la regione guidata da Eugenio Giani con il riconteggio dei casi: decisivi i 102 contagi Covid mancanti della provincia di Prato. (Aggiornamento di MB)
CABINA DI REGIA, ZONA ROSSA PER LA VALLE D’AOSTA
Valle d’Aosta passa in zona rossa e Lazio in zona arancione. Queste le principali novità della Cabina di regia di oggi. La Regione guidata da Zingaretti è l’unica tra quelle che erano in zona rossa a poter passare in zona arancione da martedì. I dati, positività già la scorsa settimana, sono stati confermati dal monitoraggio di oggi. Infatti, anche le proiezioni sull’incidenza settimanale sono al di sotto della soglia dei 250 casi per 100mila abitanti. La Regione dà un indice Rt a 0,99 e incidenza a 205. Niente da fare, invece, per Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Marche, Provincia autonoma di Trento, Piemonte e Puglia che resteranno rosse per altre due settimane, quindi fino a metà aprile. In particolare, la Puglia entra in zona rossa rafforzata alla luce della nuova ordinanza di Emiliano.
La Campania fa registrare un miglioramento, quindi dati da zona arancione, ma dovrà confermare questo trend la prossima settimana. Infine, la Calabria, che rischiava la zona rossa per l’innalzamento dell’indice Rt, secondo quanto anticipato da Quotidiano Sanità dovrebbe restare ancora in zona arancione. (agg. di Silvana Palazzo)
CABINA DI REGIA, PERCHÉ ORDINANZA SPERANZA DA MARTEDÌ
Cala l’indice Rt nell’ultimo monitoraggio dell’ISS – 1.08 e non più 1.16 -, scendono i casi per incidenza (240 su 100mila abitanti e non più 264) ma resta comunque una fase di allerta quella che descrive l’andamento epidemiologico del Paese: la cabina di regia Cts-Ministero Salute-Regioni dovrà nel pomeriggio valutare quali Regioni far cambiare di colore nel corso della prossima settimana, mentre parallelamente si preparano le nuove regole da inserire nel Decreto Covid (prevista per oggi alle 14 una conferenza stampa del Premier Draghi per informare la nazione in merito). In tutto questo, vi è una novità rispetto al normale schema delle ordinanze del Ministro Speranza: come spiega il Corriere della Sera, i colori delle Regioni cambieranno da martedì e non più da lunedì (solo per questa settimana).
La scorsa ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza è entrata in vigore il 15 marzo con 15 giorni di validità e quindi provoca lo slittamento di un giorno rispetto al passato: ciò significa che le eventuali riaperture per le zone arancione (prossime a passarvi Veneto e Lazio) scatteranno da martedì e non da lunedì. Altra “anomalia” della prossima settimana riguarda poi i giorni 3-4-5 aprile, anche se questa non è una novità in quanto già stabilita dal Decreto Covid in vigore fino al 6 aprile: per quei tre giorni di Pasqua vige la zona rossa nazionale con però possibilità di spostarsi all’interno della propria regione una sola volta al giorno anche verso parenti e amici. (agg. di Niccolò Magnani)
COSA CAMBIA DA OGGI
L’appuntamento è ormai consueto: come ogni venerdì, anche quest’oggi, 26 marzo 2021, si riunisce la cabina di regia anti-Covid, composta dai membri del Cts, dal Ministero della Salute, dai Ministeri economici e dai rappresentanti delle Regioni, al fine di effettuare una panoramica accorta in merito alle statistiche settimanali provenienti dal monitoraggio Iss e giungere, ça va sans dire, al report decisivo per quanto riguarda la nuova suddivisione in colori per le Regioni italiane. In queste settimane l’Italia sta facendo a pugni con la recrudescenza pandemica, altresì detta “terza ondata”, che in molte aree dello Stivale ha determinato, di fatto, la genesi di un nuovo lockdown, con gli inevitabili danni per i mancati introiti ad attività commerciali e le problematiche connesse alle scuole, con gran parte dei nostri studenti costretta a ripiegare sulla formula, ormai collaudata, della didattica a distanza, così da prevenire nuovi focolai di varianti Covid nelle aule e nei corridoi degli edifici scolastici.
Peraltro, ad oggi la mappa dell’Italia registra la seguente classificazione, pronta tuttavia a subire stravolgimenti in base alle prossime ordinanze che saranno emanate: zona arancione (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Molise, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e Provincia autonoma di Bolzano), zona rossa (Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Veneto).
CABINA DI REGIA, ECCO I PROBABILI NUOVI COLORI DELLE REGIONI
Al termine dalla cabina di regia, competerà al ministro della Salute, Roberto Speranza, addivenire all’ennesimo provvedimento che decreterà le fasce cromatiche entro le quali saranno racchiuse le regioni d’Italia. Un compito arduo e delicato, che deve tenere conto di numerosi parametri, fra cui la soglia inserita nell’ultimo decreto Covid, la quale prevede che, a fronte di più di 250 casi ogni 100mila abitanti in una settimana, il territorio passi direttamente in zona rossa. Per quanto concerne le previsioni legate ai colori, è praticamente certo il passaggio della Valle d’Aosta dalla fascia arancione a quella rossa, mentre spera di compiere il percorso inverso il Veneto, il cui presidente, Luca Zaia, ha dichiarato: “L’indice Rt è ai limiti dell’arancione e abbiamo un’incidenza intorno ai 250 nuovi casi ogni 100mila abitanti. Aspettiamo con ansia le attribuzioni dei parametri”. Niente da fare per Puglia, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Emilia-Romagna, Marche, Provincia di Trento e Lombardia, destinate ancora una volta alla tonalità cromatica rappresentante lo scenario maggiormente critico. Il Lazio, dal canto suo, passerà invece dal rosso all’arancione, visto che l’Rt dovrebbe aggirarsi intorno all’1 e anche l’incidenza sarebbe distante dai 250 casi settimanali.