Venerdì da dimenticare, oggi 26 marzo, in molte città d’Italia per via dello sciopero che ha riguardato i mezzi di trasporto locale ma non solo. Si scende in piazza anche per protestare contro la Dad, si fermano i rider e manifestano perfino le coppie di aspiranti sposi, stanche di non poter celebrare il giorno più importante della propria vita.
E’ tanta la rabbia di molte categorie che mai come in questo momento stanno vivendo un periodo di profonda crisi tra restrizioni e divieti che hanno determinato importanti perdite economiche. In merito alla Dad, oggi ferma per protesta, Priorità alla Scuola ha lanciato un appello ripreso da Tgcom24: “II 26 marzo lanciamo uno sciopero della didattica a distanza: ‘usciamo dagli sche(r)mi’ perché ‘questa casa non è una scuola’. Non collegatevi, non collegate, non fatevi collegare. È possibile uscire di casa e andare nelle strade e nelle piazze in cui ci saranno le manifestazioni, i presidi, i flashmob, le lezioni all’aperto”.
A fermarsi anche i mezzi pubblici e a tal proposito, spiega Fanpage, è ripresa la circolazione delle metro e mezzi di superficie a Milano come annunciato da Atm ma alle 18 inizierà la seconda fascia dello sciopero fino a fine servizio. Oltre ai mezzi di Atm, sono a rischio anche gli autobus Agi, Airpullman, Movibus, Star e Stie e la funicolare Como-Brunate. Le linee Airpullmann sospenderanno il proprio servizio dalle 16.30 a fine servizio; così anche le linee Movibus, Star Pioltello-Milano e Stie. Infine la funicolare Como-Brunate si fermerà dalle 19.30 fino a fine servizio dopo lo stop di questa mattina. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
SCIOPERO 26 MARZO: FERMI ANCHE I RIDER
Va in scena oggi, venerdì 26 marzo 2021, lo sciopero dei mezzi e dei trasporti locali in tutta Italia, a cui si associano anche i rider specializzati nelle consegne di cibo e il mondo della scuola, pronto a scendere nelle piazze del Belpaese per protestare contro la didattica a distanza, chiedendo la riattivazione delle lezioni frontali sin da dopo Pasqua.
Per ciò che concerne i trasporti, le organizzazioni sindacali artefici di questa agitazione hanno dichiarato: “Ci dispiace recare ulteriore disagio agli utenti in questa particolare situazione che il Paese sta vivendo, però in gioco non c’è solo il contratto, ma anche la qualità del servizio che, anche attraverso un rinnovo contrattuale, può avere i suoi forti benefici. L’atteggiamento tenuto dalle associazioni datoriali dimostra altresì che il sistema del trasporto pubblico italiano va riformato al più presto perché l’eccessiva frammentazione, con oltre 900 aziende, è alla base delle inefficienze che gli utenti rilevano giornalmente”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
SCIOPERO MEZZI 26 MARZO, LA NOTA UFFICIALE
Lo sciopero dei mezzi per la giornata di oggi, venerdì 26 marzo 2021, è stato confermato e riguarda tutti i lavoratori del trasporto pubblico locale. Ad annunciarlo è stata una nota sottoscritta da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil trasporti, Faisa-Cisal e Ugl-Fna, nella quale si spiega che “nonostante il contratto collettivo di lavoro sia scaduto nel 2017, le associazioni datoriali continuano a praticare tattiche dilatorie e, pertanto, a nulla sono serviti i tentativi messi in campo dal sindacato per scongiurare lo sciopero”. Addirittura, da quasi quattro anni gli autoferrotranvieri e internavigatori aspettano il rinnovo del contratto, “oggi più che mai necessario per recuperare la perdita di potere di acquisto dei salari e vedere garantiti i diritti mentre al contempo le aziende del settore continuano a prendere ingenti contributi dallo Stato. Ultimo è lo stanziamento, nell’ambito del Decreto Sostegni, di ulteriori importanti risorse, pari a 800 milioni di euro, che si aggiungono a quelle già ricevute, destinate al settore per compensare la riduzione dei ricavi da traffico, causati dagli effetti della pandemia”.
SCIOPERO MEZZI 26 MARZO: LA SITUAZIONE A MILANO E ROMA
La nota sullo sciopero mezzi del 26 marzo si conclude così: “Ci dispiace recare ulteriore disagio agli utenti in questa particolare situazione che il paese sta vivendo, però in gioco non c’è solo il contratto, ma anche la qualità del servizio che, anche attraverso un rinnovo contrattuale, può avere i suoi forti benefici”. Quale sarà la situazione a Milano e a Roma? Nel capoluogo lombardo lo sciopero sarà regolato con orari diversi a seconda delle linee: ATM (8.45-15 e dalle 18 al termine del servizio), AGI (potranno subire ritardi e cancellazioni le linee 201, 220, 222, 230, 328, 423, 431, 433 e Smart Bus. Saranno garantite le corse in partenza dai capolinea dall’inizio del servizio alle 8.29 e dalle 15.01 alle 18), AIRPULLMAN (sciopero dalle 8.30 alle 13 e dalle 16.30 a fine servizio), MOVIBUS (dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 sino a fine servizio), STAR (l’agitazione del personale viaggiante della linea Pioltello-Milano è prevista dalle 8 alle 13.30 e dalle 16.30 a fine servizio), STIE (l’agitazione del personale viaggiante è prevista dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 a fine servizio). A Roma, invece, lo sciopero riguarderà bus (incluse le linee periferiche gestite da Roma Tpl), tram, metropolitane, ferrovie Roma-Civitacastellana-Viterbo, Termini-Centocelle e Roma-Lido. Tuttavia, il servizio sarà regolare fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20.
SCIOPERO 26 MARZO: STOP ANCHE TRA I RIDER E ALLA DAD
Non solo i mezzi, però: lo sciopero di oggi, 26 marzo, riguarda anche i rider e la didattica a distanza. Dopo la protesta dei corrieri di Amazon, avvenuta nei giorni scorsi, si fermano le piattaforme delle consegne di cibo a domicilio. Uno stop appoggiato anche dal sindacato confederale, che coinvolgerà, tra la altre, le città di Milano, Roma, Bologna, Torino, Messina, Padova, Firenze, Napoli, Palermo, Rieti, Pescara, Reggio Emilia, Mantova, Brindisi, Trieste, Civitanova Marche, Genova, Carpi, Caserta. I rider, in particolare, chiedono che al Ministero del Lavoro si imposti un confronto al più presto sui diritti (sarebbero al momento pagati solo 9 euro lordi all’ora). Sciopererà quest’oggi anche la scuola, o meglio, la Dad, con mobilitazioni previste in 60 città d’Italia al fine di richiedere la riapertura in presenza di tutti gli istituti scolastici entro il prossimo 7 aprile. A promuovere l’iniziativa sono stati il comitato Priorità alla Scuola e i Cobas. Le principali proteste andranno in scena a Roma (Montecitorio, ore 10), a Milano (piazza XXIV Maggio, ore 17.30), a Napoli (piazza Dante, ore 10) e a Firenze (piazza Santissima Annunziata, ore 9.30).