Protezione civile in campo per verifiche in seguito alle molteplici scosse di terremoto avvenute nel Mar Adriatico nel pomeriggio di oggi, sabato 27 marzo 2021. «La scossa risulta avvertita dalla popolazione. La sala situazione Italia è in contatto con le strutture di protezione civile sul territorio», scrive in un tweet il Dipartimento della Protezione civile in merito alla scossa principale. Rainews24 ha interpellato Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). «Ci aspettiamo sicuramente altre repliche, noi stiamo valutando l’evoluzione minuto per minuto, ma non sappiamo quanto dureranno. Sono scosse del tutto naturali, ma la sequenza va monitorata», ha dichiarato in collegamento. Inoltre, ha spiegato il motivo per il quale il sisma sia stato avvertito più in Campania, in particolare a Napoli e Salerno, che in Puglia, dove comunque ci sono diverse segnalazioni da Vieste a Bari. «Dipende da effetti di amplificazione locale, quindi è una questione di risentimento locale, si chiama amplificazione sismica», ha spiegato Doglioni.
Sono tante le telefonate arrivate ai vigili del fuoco nelle regioni dove il terremoto è stato avvertito, ma dal comando generale segnalano che, al momento, alle sale operative non sarebbero arrivate segnalazioni di danni, spiega il Corriere della Sera. (agg. di Silvana Palazzo)
TERREMOTO OGGI M 5.6 NEL MAR ADRIATICO
Una forte scossa di terremoto è avvenuta nel Mar Adriatico pochi minuti fa. Il sisma, segnalato dalla Sala Sismica dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) da una prima stima, quindi provvisoria, ha avuto magnitudo tra 5.3 e 5.8 sulla scala Richter, poi ne è stata fornita una definitiva pari a 5.6. Registrata alle 14:47 di oggi, sabato 27 marzo 2021, è stata avvertita nel centrosud, dall’Abruzzo alla Puglia, passando per la Campania e il Molise, ma soprattutto in Croazia. Dalle prime rilevazioni della Us Geological survey, l’epicentro è a 63 chilometri da Vieste. Più precisi i dati della Sala Sismica di Roma dell’inge, secondo cui l’epicentro è stato localizzato a latitudine 42.67, longitudine 16.37 e ad una profondità di 5 chilometri.
Sui social sono già tante le segnalazioni di utenti che testimoniano di aver avvertito distintamente la scossa di terremoto. Le scosse però non si stanno fermando, perché alle 15:00 ne è stata registrata un’altra, seppur più lieve, di magnitudo 4.1. (agg. di Silvana Palazzo)
TERREMOTO OGGI M 2.8 NEL MAR IONIO
Andiamo ad analizzare insieme le scosse di terremoto che si sono verificate quest’oggi nella nostra penisola. Due gli eventi tellurici segnalati dal sito dell’Ingv, l’Istituto nazionale italiano di geofisica e vulcanologia, a cominciare da un sisma di magnitudo 2.8 gradi sulla scala Richter verificatosi in mare aperto, presso lo Ionio Meridionale. Il terremoto è stato registrato alle ore 12:26 di oggi, poco più di un’ora fa, in una zona con coordinate geografiche pari a 36.2 gradi di latitudine e 15.33 di longitudine, e con l’aggiunta di un ipocentro, una profondità, pari a 15 chilometri sotto il livello del mare.
Stando a quanto segnalato dai professionisti della Sala Sismica INGV-Roma, nessun comune ha avvertito la scossa, visto che la stessa si è verificata al largo, e le città più vicine sono state Modica, Siracusa e Ragusa, ma dislocate in un raggio compreso fra gli 89 e i 97 chilometri dall’epicentro. Un altro terremoto è stato segnalato oggi in Sicilia, precisamente in quel di Catania, in località Milo, nel parco dell’Etneo, e comune noto per altre scosse passate.
TERREMOTO OGGI A MILO, PROVINCIA DI CATANIA
Il terremoto di oggi a Milo è stato di magnitudo 2.2 gradi sulla scala Richter e si è verificato subito dopo la mezzanotte, alle ore 00:15, in una zona con coordinate geografiche di 37.73 gradi di latitudine, 15.12 di longitudine, e una profondità di 7 chilometri sotto il livello del mare. Stando alla Sala Operativa INGV_OE di Catania, i comuni che hanno avvertito il sisma sono stati quelli di Sant’Alfio, Zafferana Etna, Santa Venerina, Giarre e Riposto, tutti nella provincia catanese. Per quanto riguarda le città più vicine, invece, si segnala la presenza di Acireale e Catania rispettivamente 13 e 25 chilometri dalla zona del sisma. In entrambe le scosse non si sono verificati dei danni alle strutture degli edifici o alle vie di comunicazioni, ne tanto meno feriti o vittime.