Attorno alle 12 collegandosi con la diretta della Benedizione Urbi et Orbi di Papa Francesco sarà possibile ricevere l’indulgenza plenaria per il giorno di Pasqua con regole e modalità che trovate nei focus qui sotto: la remissione delle pene dovute per i peccati commessi può avvenire, stabilisce la Dottrina della Chiesa Cattolica, con animo «sgombro dall’attaccamento al peccato anche veniale, confessione e comunione entro gli otto giorni prima o dopo, preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice».
Con il Papa oggi ma anche con tutti i vescovi delle singole Diocesi mondiali, l’indulgenza plenaria è possibile anche con le celebrazioni dell’intera giornata di Pasqua e del Lunedì dell’Angelo. A Milano domani 5 aprile l’arcivescovo mons. Mario Delpini celebrerà alle ore 17 la Messa del pellegrino nella chiesa di Santa Maria degli Angeli, con annessa indulgenza plenaria al termine per i fedeli presenti, secondo le medesime modalità di quella odierna.
L’INDULGENZA PER LA PASQUA 2021
Come in ogni consueta domenica di Pasqua, la Chiesa Cattolica concede a tutti i fedeli di ricevere l’indulgenza plenaria mediante la Benedizione Urbi et Orbi che Papa Francesco impartirà al termine della Santa Messa per la Pasqua di Resurrezione del Signore. Come purtroppo accade ormai da un anno a questa parte, viene modificata la struttura e la modalità di ricezione dell’indulgenza per via della straordinaria pandemia da Covid-19 che affligge l’umanità da oltre 12 mesi.
Come da tradizione nei giorni di Natale e Pasqua, con la benedizione “alla città e al mondo” è ‘automatica’ la possibilità per i fedeli di poter richiedere l’indulgenza per i peccati commessi. Normalmente viene richiesto, tra i diversi step (qui sotto elencati nel dettaglio, ndr) anche la confessione presso un sacerdote: in periodo di Covid però l’indulgenza plenaria può essere impartita con deroghe eccezionali al Diritto Canonico del Rito Cattolico.
COME OTTENERLA IN PANDEMIA COVID
Le condizioni sancite dalla Chiesa per l’indulgenza plenaria in tempi di Coronavirus si riferiscono ancora all’ultimo decreto del 20 marzo 2020, quando poi avvenne il “dono” di Papa Francesco a tutta la cristianità nella preghiera universale per far terminare la pandemia il 27 marzo scorso. «Si concede l’Indulgenza plenaria ai fedeli affetti da Coronavirus, sottoposti a regime di quarantena per disposizione dell’autorità sanitaria negli ospedali o nelle proprie abitazioni se, con l’animo distaccato da qualsiasi peccato, si uniranno spiritualmente attraverso i mezzi di comunicazione alla celebrazione della Santa Messa o della Divina Liturgia, alla recita del Santo Rosario o dell’Inno Akàthistos alla Madre di Dio, alla pia pratica della Via Crucis o dell’Ufficio della Paràklisis alla Madre di Dio oppure ad altre preghiere delle rispettive tradizioni orientali, ad altre forme di devozione, o se almeno reciteranno il Credo, il Padre Nostro e una pia invocazione alla Beata Vergine Maria, offrendo questa prova in spirito di fede in Dio e di carità verso i fratelli, con la volontà di adempiere le solite condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre), non appena sarà loro possibile», recita il decreto. È possibile ricevere l’indulgenza anche se non si è specifici “malati Covid-19” ma si ritorna ai canoni “tradizionali” per cui ogni fedele che lo vorrà potrà partecipare del “dono di misericordi” concesso dalla Chiesa.
COS’È L’INDULGENZA PLENARIA
Come già precedentemente illustrato, l’indulgenza plenaria è possibile richiederla e ottenerla durante la Benedizione Urbi et Orbi che oggi Papa Francesco impartirà alle ore 12 al termine della Santa Messa del giorno da Piazza San Pietro. L’indulgenza è un elemento della dottrina cattolica che concede la possibilità di cancellare totalmente la pena temporale dovuta ai peccati confessati e perdonati attraverso il Sacramento. Nei tempi della pandemia però, con la ridotta possibilità di accostarsi normalmente alla confessione, il Santo Padre assieme alla Penitenzieria Apostolica ha messo a punto una speciale indulgenza plenaria nei tempi Covid. Nella Settimana Santa di Pasqua è possibile ricevere l’indulgenza plenaria in 6 modalità:
GIOVEDÌ SANTO
1- se durante la solenne esposizione del Santissimo Sacramento, successivo alla Messa in Coena Domini, si prega o canta l’inno eucaristico del “Tantum Ergo”
2- visitare almeno mezz’ora il Santissimo Sacramento esposto nell’ostensorio
VENERDÌ SANTO
3- Assistere alla Adorazione della Croce durante la cerimonia della Passione del Signore
SABATO SANTO
4- Pregare in comunità la preghiera del Santo Rosario
VEGLIA DI PAQUA
5- Assistere alla Veglia del Sabato Sera rinnovando le promesse del Santo Battesimo
DOMENICA DI PASQUA
6- Attraverso la Benedizione Urbi et Orbi di Papa Francesco, anche se ascoltata in radio, tv o streaming