Il professor Andrea Crisanti è intervenuto oggi anche a Un giorno da pecora, la trasmissione di Rai Radio1 per commentare l’attuale situazione in Italia, a partire da quella legata ai vaccini: “Sono d’accordo col nuovo decreto, basta con l’assalto alla diligenza di tutte queste categorie, la verità è che bisogna proteggere gli anziani. Una volta fatto questo forse riusciremo ad uscirne”, ha commentato. Parlando del possibile ritorno alle zone gialle dell’Italia entro fine aprile, il direttore del Laboratorio di microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova ha tuttavia smentito tale eventualità, commentando: “No, e non credo che sia desiderabile. Tutte queste oscillazioni che hanno stremato l’Italia sono il risultato della pressione per provvedimenti demagogici”.
Quale sarà, quindi, il destino del nostro Paese a suo dire? “Se il 30 di aprile si abbassano i contagi e il numero di morti diminuisce a quel punto la zona gialla diventa plausibile”, ha commentato Crisanti. Ma parlare di aperture adesso, dice, “non ha senso”. In merito alla fine di questo lungo incubo, infine, il prof Crisanti ha spiegato che sarà un processo per fasi: “Prima arriverà il calo della letalità, poi vedremo che le ondate ci saranno continuamente ma saranno sempre più basse, con picchi massimo di 3mila contagi”. Questo, a suo dire, potrebbe avvenire dopo l’estate: “Verso settembre o ottobre la situazione si dovrebbe stabilizzare, a meno che non arrivino varianti”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ANDREA CRISANTI A OGGI È UN ALTRO GIORNO
Dalla riapertura delle scuole all’obbligo vaccini per medici e infermieri, Andrea Crisanti a tutto tondo nella lunga intervista rilasciata a Oggi è un altro giorno. Il microbiologo promosso la norma disposta dal governo sul personale sanitario, mentre è stato molto cauto per quanto riguarda il ritorno degli studenti in aula…
Ecco le parole di Andrea Crisanti su quest’ultimo punto: «Tutte le decisioni che sono state prese nelle ultime settimane sono ispirate al buonsenso. La riapertura delle scuole comporta un rischio che non possiamo quantificare in questo momento: non è mai stato fatto uno studio approfondito e la variante inglese sembra infettare più i bambini di quanto non facesse la variante precedente».
ANDREA CRISANTI: “GIUSTO OBBLIGO VACCINAZIONE PER PERSONALE SANITARIO”
In un recente studio Andrea Crisanti ha fatto il punto della situazione sulla durata dell’immunità: «La buona notizia è che la resistenza alla reinfezione è indipendente dalla quantità di anticorpi: non c’è stata differenza sulla capacità di resistere all’infezione tra le persone che a maggio avevano anticorpi bassi e le persone che avevano anticorpi molto più elevati». Il microbiologo ha sottolineato: «Chi ha sicuramente avuto l’infezione non deve correre a fare la vaccinazione, possono tranquillamente aspettare, le persone guarite possono essere considerate coperte». Andrea Crisanti si è poi soffermato sull’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario: «Penso che sia una cosa giusta, il vaccino è un dovere per chi lavora con i pazienti. Questa norma sicuramente inquadra questo dovere morale in una disciplina alla quale tutti devono adattarsi».