San Patrignano verrà studiata: 450 casi positivi nella comunità e nessun caso grave. Una “anomalia” che ha stupito gli esperti, chiamati ad approfondire il caso: come riporta Adnkronos, i dati sono stati inviati all’istituto Mario Negri di Milano ed ai ricercatori della Sapienza di Roma per cercare di capirne di più.
Antonio Boschini, responsabile sanitario terapeutico di San Patrignano, ha spiegato all’agenzia di stampa: «In questo periodo da noi entra una media di sette persone alla volta, tutti isolati in una stanza con una persona che li assiste per poi essere sottoporsi a tampone ed entrare in comunità. Ad oggi e da dicembre scorso non abbiamo registrato nemmeno un positivo al Coronavirus all’interno di San Patrignano».
SAN PATRIGNANO, “L’ANOMALIA” VERRÀ STUDIATA
Come ricostruito da Boschini, in due mesi il Covid-19 ha colpito 450 ospiti di San Patrignano e nessuno di loro ha avuto bisogno dell’ossigeno. Il responsabile sanitario ha evidenziato che nella comunità nessuno beve e fuma e forse questo potrebbe aver aiutato nella lotta al virus: «All’inizio ho dovuto affrontare dei casi di crisi di panico, due in tutto e all’inizio più che altro, quando non si conosceva il virus. Poi, quando hanno visto che i sintomi erano anche meno rispetto a quelli di una semplice influenza, si sono tranquillizzati». E non è tutto, ha aggiunto Boschini: «Abbiamo fatto dei test psicologici per vedere cosa è cambiato nelle persone prima e dopo il Covid, ma dobbiamo ancora elaborarli. Sicuramente non c’è stato un aumento del consumo di psicofarmaci, basso prima come adesso, né un incremento degli abbandoni della comunità».