Match dalle mille emozioni allo stadio Diego Armando Maradona, ma alla fine il Napoli centra la sua quarta vittoria consecutiva e aggancia la Juventus in attesa del recupero di mercoledì prossimo. Il primo tentativo della partita è del Napoli con una frustata al 4′ di Bakayoko che finisce d’un soffio a lato. Il Crotone si affida alle ripartenze e al 10′ un sinistro di Messias viene murato da Di Lorenzo, mentre al 14′ è Mario Rui a provarci col piede mancino, ma senza precisione. Al 19′ Napoli in vantaggio: sblocca il risultato Lorenzo Insigne, che va al tiro su suggerimento di Di Lorenzo e la conclusione viene deviata da Messias e poi Djidji, effetto flipper che mette fuori causa Cordaz. Al 22′ è già raddoppio del Napoli con Osimhen, che sfrutta però una splendida azione portata avanti da Insigne e da Fabian Ruiz, con quest’ultimo abile a servire un perfetto assist per il 2-0 piazzando il pallone all’altezza del secondo palo per l’attaccante.
Il Crotone però ha il merito di reagire subito e accorcia le distanze già al 25′ con Simy, servito da Benali che era stato pronto ad approfittare di un errato disimpegno di Manolas. Al 34′ calcio di punizione dal limite per i partenopei, occasione sin troppo ghiotta per Dries Mertens che pennella una battuta a fil di palo imprendibile per Cordaz. Al 41′ grande chance per il poker dei padroni di casa con Cordaz che si oppone a una gran botta di Osimhen, sulla ribattuta arriva Mertens che vede però il pallone stamparsi sulla traversa sulla sua conclusione. Nella ripresa al 3′ grande chance per Messias che sfiora il gol su conclusione deviata da Bakayoko, quindi Simy accorcia sfruttando una sponda di testa proprio da Messias e resistendo alla carica di Manolas. Il Napoli sembra meno efficace, Insigne vede Cordaz fuori dai pali ma non trova la porta. Al 13′ arriva però il clamoroso pareggio del Crotone: brutto errore di Maksimovic, Messias si impossessa del pallone sulla trequarti e non sbaglia di sinistro davanti a Meret. Il Napoli accusa il colpo ma si riversa di nuovo in avanti, al 19′ Cordaz è attento su un colpo di testa di Di Lorenzo, quindi al 21′ un fallo di mano costa l’ammonizione a Benali. Al 25′ traversone di Insigne per Lozano, che non riesce però a dare forza al pallone, al 26′ arriva però il gol del definitivo 4-3. Riporta avanti il Napoli al 27′, con Di Lorenzo che sfrutta il sinistro per un piazzato che si rivela imparabile per Cordaz.
NAPOLI, CROTONE LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Quarta vittoria consecutiva per Rino Gattuso e il Napoli non ha intenzione di interrompere il silenzio stampa, visto che non parlare nei post partita sembra funzionare anche a livello scaramantico. Ora squadra azzurra concentrata sul recupero contro la Juventus che potrebbe stravolgere la corsa alla Champions League. Per Serse Cosmi gli errori difensivi hanno penalizzato il Crotone. “A parte la gara di Bergamo, in cui un gol difficilmente basta, poi siamo andati a giocare con Lazio e abbiamo rischiato di pareggiare segnando due gol, con il Bologna vinci 2-0 il primo tempo e ne prendi tre. Oggi col Napoli ne fai tre – e non so da quanto non incassasse così tanti gol in casa – e poi ne prendi quattro. Se il calcio si potesse scindere in due situazioni, offensiva e difensiva, si potrebbe fare un calcolo semplice. Il calcio però è equilibrio e paghiamo a caro prezzo gli errori che commettiamo in fase difensiva. Non siamo neanche particolarmente fortunati. Se è seriale è ovvio che ci siano dei nostri errori, però prendiamo dei gol incredibili. Non me ne voglia Di Lorenzo, ma ci mancava il suo gol di sinistro, lui è che è tutt’altro che mancino pure. Il calcio è cambiato, non per merito degli allenatori ma perché ci sono nuove norme. Se prima la palla doveva uscire dall’area ora la puoi giocare dentro. Sono situazioni che hanno ingolosito tanti allenatori. Si dice che se una squadra costruisce dal basso vuol dire che ci lavora. Io non la penso così. Noi oggi abbiamo preso tre gol sbagliando tre uscite. Noi oggi non proponiamo una costruzione dal basso, ma una distruzione dal basso. Se hai Simy che è altissimo e di testa ne prende 8 su 10 non capisco perché devo giocare con Luperto da dietro e rischiare sulla pressione di Osimhen. Gli errori in uscita nascono dal fatto di voler giocare palloni difficilmente giocabili nonostante la pressione“.