Il 30 maggio è la giornata dedicata dalla cristianità alla Santissima Trinità, quindi non un Santo ma un concetto. Si tratta, in realtà, di una festività mobile, cioè la sua ricorrenza non cade tutti gli anni nella stessa data, ma cambia poiché è stabilita in corrispondenza della prima domenica successiva alla Pentecoste. La Trinità è rappresentata dal Padre, dal Figlio e dallo Spirito Santo. Nonostante anche nel Vangelo si parli di questa figura sacra, in realtà la Trinità non è stata celebrata liturgicamente fino all’VIII secolo, nella convinzione che come segno di devozione bastasse semplicemente il segno della croce che è rivolto proprio alla Trinità.
È il vescovo Alcuino di York il primo a decidere di celebrare una messa in onore della Trinità ma questa abitudine resta un atto privato, frutto di una singola iniziativa, fino al 1022 quando in Germania viene riconosciuto come atto liturgico ufficiale durante il Concilio di Seligenstadt. Cento anni prima, nel 920 a Liegi, il vescovo Stefano aveva istituito una festa proprio in onore della Trinità: ciò era stato possibile perché all’epoca i vescovi potevano istituire delle feste in autonomia, anche senza passare per l’approvazione del pontefice. Nel giro di meno di due secoli, la festa riesce a raggiungere notorietà e diffusione capillare e a nulla vale ad esempio il giudizio di papa Alessandro II che ribadisce la sua non ufficialità per l’intera cristianità perché ormai è attesa da tutti i fedeli come appuntamento fisso del calendario della cristianità. Poiché diventa nel corso del tempo una festività de facto, papa Giovanni XXII decide di estenderla a tutte le chiese locali a partire dal 1300, andando incontro alle volontà popolari. Tuttavia, come ha ribadito anche lo stesso papa all’epoca, la festa della Trinità non rientra nelle feste del Tempo Pasquale, nonostante sia strettissimo il legame con la Pentecoste.
Santissima Trinità, la ricorrenza
La ricorrenza della Santissima Trinità, davvero molto sentita, è rappresentata dal colore bianco che nella liturgia cattolica rappresenta il colore della gioia e della purezza, come appunto è la Trinità. A livello liturgico, durante la celebrazione della Trinità si celebra il mistero di Dio che è uno ma è anche trino: a tal fine, durante le messe solenni che vengono svolte in quella giornata, si leggono delle particolari letture che trattano proprio questo tema. Al momento attuale la Santissima Trinità è una festività che si celebra in tutta la cristianità e che riguarda 23 Paesi in tutto il mondo. La chiesa orientale, invece, non riconosce la celebrazione e quindi non la festeggia. La Santissima Trinità è una figura alla quale i fedeli sono molto legati e ne è dimostrazione il fatto che siano tante le chiese che sono ad essa dedicata. Lo stesso San Benedetto era un fervido credente del mistero della Trinità e le ha dedicato addirittura un’abbazia. Lo storico religioso Alcuino, invece, ha scritto diversi trattati su questo mistero, fra cui il “De fide s. et individuae Trinitatis” e naturalmente il “De Trinitate ad Fredegesium quaestiones XXVIII”. All’interno di un Breviario Romano promulgato alla fine del XIV secolo, con una piccola nota a piè di pagina viene stabilita la liturgia con la quale durante la messa deve essere celebrata questa occasione. Ovviamente nel corso del tempo sono state apportate modifiche ma l’impianto resta sempre lo stesso.
Tutti gli altri Beati di oggi
Nella stessa giornata del 30 maggio la chiesa cattolica festeggia anche Sant’Anastasio, San Ferdinando, Sant’Isacco, Santa Giovanna d’Arco, san Mattia, San Valstano, Sant’Uberto e San Venanzio.