Un 14enne affetto da autismo è stato vittima di una brutale aggressione mentre giocava su una spiaggia di Bari. A raccontare l’assurdo episodio è stata la mamma che ha denunciato tutto prima con un post su Facebook e poi direttamente alla polizia. La notizia arriva da Repubblica.it: il bambino stava lanciando in acqua legnetti e pietre ripetendo il gesto, quando è stato picchiato violentemente. La signora ha raccontato quanto accaduto ance in un’intervista a TRmh24. Era presente anche lei insieme ad una collega al momento dell’aggressione in quanto approfittava della bella giornata di inizio aprile per far godere un po’ di serenità al figlio.
In un collegamento telefonico alla tv, la mamma del 14enne autistico ha raccontato: “Mio figlio stava attuando comportamenti ripetitivi, tipici dello spettro autistico, lanciando in acqua legnetti e pietre. Da un cancello sulla spiaggia è improvvisamente comparso un signore grande e grosso, che ha bloccato il mio ragazzo con bastone e lo ha picchiato”.
14ENNE AUTISTICO PICCHIATO MENTRE GIOCAVA IN SPIAGGIA A BARI
La mamma del 14enne autistico sarebbe così intervenuta per prendere le difese del figlio chiedendo prontamente l’intervento della polizia “che ha fatto il suo lavoro, fermando quell’uomo”. L’episodio raccontato dalla donna è ben presto diventato virale sui social ed ha suscitato grande sdegno per la gravità dei fatti narrati. Tanti i cittadini del quartiere che si sono scusati con la mamma del 14enne a nome dell’uomo che lo ha picchiato. Lo scorso 2 aprile, in occasione della giornata dell’autismo, la donna ha voluto raccontare la sua vicenda personale in tv pubblicando su Facebook questa seconda denuncia: “Questo è il collegamento telefonico che non avrei mai voluto fare ma che ho avuto il dovere di fare”. La donna ha ricordato come la data del 2 aprile, “per noi famiglie di ragazzi disabili è tutto l’anno”. E tornando sul violento episodio con protagonista il giovane figlio ha proseguito: “i nostri ragazzi non sono visibili nella società e qualche loro comportamento bizzarro come ripetere degli atteggiamenti, avere stereotipie, può risultare molesto o fastidioso. Sono quindi in pericolo, perché se i loro comportamenti risultano molesti possono incappare nella violenza, come è accaduto a mio figlio”.