Nel recupero della 28^ giornata di Serie A l’Inter batte il Sassuolo per 2-1 e allunga ulteriormente in classifica, ora i punti di vantaggio nei confronti del Milan sono 11 quando mancano 9 giornate alla fine del campionato, dopo 11 anni lo scudetto prende nuovamente la strada di Appiano Gentile? Tra qualche settimana il punto interrogativo potrebbe trasformarsi in un punto esclamativo per la gioia dei tanti tifosi nerazzurri che in questi anni hanno dovuto ingoiare molti bocconi amari vedendo la Juventus dominare in Italia e sfiorare per due volte – con Allegri – il trono d’Europa. Per interrompere l’egemonia degli Agnelli, Suning si è rivolto ad Antonio Conte, l’uomo che nel 2012 riportò in alto la Vecchia Signora per la prima volta dopo Calciopoli, e potrebbe essere colui che risolleverà la Beneamata per la prima volta dopo il memorabile triplete del 2010. Di certo il tecnico leccese da solo non sarebbe potuto andare molto lontano, in parecchi gli invidiano la coppia d’attacco formata da Lautaro Martinez e Romelu Lukaku: 36 gol in due, entrambi a segno anche contro i neroverdi con il bomber belga che ha aperto le danze a inizio gara e l’argentino che ha firmato il raddoppio in contropiede, mentre gli ospiti protestavano per una presunta trattenuta di De Vrij ai danni di Raspadori all’interno dell’area di rigore. La squadra di De Zerbi è rientrata in partita a ridosso del novantesimo con Junior Traorè che ha accorciato le distanze approfittando di uno svarione di Hakimi, a quel punto ai nerazzurri è bastato stringere i denti per difendere il risultato, anche se avrebbero preferito regalarsi un finale decisamente più tranquillo e meno movimentato, con Alexis Sanchez che sbaglia da pochi passi e non riesce a chiuderla prima del triplice fischio di Irrati.
VIDEO INTER SASSUOLO 2-1, LE DICHIARAZIONI
Le parole di Antonio Conte ai microfoni di DAZN: “Se volevamo fare una stagione da protagonisti c’era bisogno di uno step in più, i miei ragazzi sono stati bravi a rendersi conto che per lottare per lo scudetto dovevamo fare molto meglio dello scorso anno, alzare l’asticella in tutte le situazioni. Oggi affrontavamo un avversario che ormai non ha più nulla da chiedere al campionato, quindi gioca senza pensieri e proprio per questo motivo può mettere ancor più in difficoltà le big perché pensa solamente a fare bella figura. Il nostro compito era quello di essere più forti, cattivi e cinici, ci siamo riusciti anche se potevamo evitare di soffrire nel finale, potevamo segnare almeno quattro gol e sul 4-0 i nostri tifosi non avrebbero tremato. Mancano 9 partite alla fine, ai giocatori deve entrare in testa che ogni vittoria da qui in avanti varrà 6 punti anziché 3, sarebbe bello spodestare la Juve dopo 9 anni di dominio”. Roberto De Zerbi si lamenta per un rigore che sarebbe stato negato al suo Sassuolo: “La trattenuta di De Vrij su Raspadori? Chi dice che il mio giocatore ha accentuato la caduta è in malafede, poi a prescindere dall’episodio, Irrati è un arbitro che non mi è mai piaciuto. Per quanto riguarda la partita, nel primo tempo non abbiamo tirato quasi mai in porta e potevamo fare certamente di più, poi nella ripresa abbiamo costruito molte azioni offensive, insomma non ci siamo commiserati pur con la consapevolezza che non potevamo attaccare in undici. Per la mole di gioco che produciamo dovremmo essere sicuramente più concreti”.
VIDEO INTER SASSUOLO 2-1, IL TABELLINO
INTER-SASSUOLO 2-1 (1-0)
INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Darmian; Hakimi, Gagliardini (70’ Vecino), Barella, Eriksen (59’ Sensi), Young; Lukaku, Lautaro Martinez (77’ Alexis Sanchez). All. Antonio Conte.
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan (75’ Haraslin), Marlon, Chiriches (90’ Karamoko), Rogerio (75’ Kiriakopoulos); Maxime Lopez, Obiang; Junior Traorè, Djuricic, Boga (80’ Oddei); Raspadori. All. Roberto De Zerbi.
ARBITRO: Massimiliano Irrati (Sez. di Pistoia).
AMMONITI: 7’ Consigli (S), 17’ Barella (I), 23’ Junior Traorè (S), 60’ Young (I), 84’ Maxime Lopez (S).
RECUPERO: 0’ pt, 4’ st.
MARCATORI: 10’ Lukaku (I), 67’ Lautaro Martinez (I), 85’ Junior Traorè (S).