L’Italia uscirà dall’emergenza Covid-19 a giugno: non ha dubbi Sergio Abrignani. L’immunologo e componente del Comitato tecnico scientifico è intervenuto ai microfoni di Sky Tg 24 ed ha fatto il punto sulla pandemia, dicendosi ottimista: «Siamo all’ultimo mezzo miglio: vacciniamo 300 mila persone al giorno, arriviamo a 25-30 milioni di vaccinati e ci sarà la svolta. Se tutto va bene, in 6-8 settimane ne siamo fuori esattamente come è avvenuto in Gran Bretagna».
Sergio Abrignani si è poi soffermato sul caso Astrazeneca e sull’ipotesi di fare la seconda dose di vaccino con un farmaco diverso. Con lo stop per gli under 60, l’immunologo ha sottolineato che «verrà fatta una dose di Pfizer e Moderna». E non c’è alcun tipo di pericolo: «In immunologia c’è una tecnica che si chiama “innesco e richiamo”, con due tipi diversi di vaccino, che anzi quando si usano gli adenovirus è suggerita».
SERGIO ABRIGNANI: “SCUOLA? IL RISCHIO C’É”
Uno dei dossier più dibattuti negli ultimi giorni è quello legato alla scuola. La riapertura degli istituti ha diviso gli esperti sul possibile rischio di nuovo aumento di casi positivi e Sergio Abrignani ha evidenziato ai microfoni di Sky Tg 24 che il rischio zero in questo periodo non esiste perché non siamo ancora tutti vaccinati: «I morti sono ancora tanti, ma abbiamo frenato la salita della curva degli infettati. Se dovevamo giocarci un gettone, l’abbiamo fatto sulla scuola perché non poteva rimanere chiusa». Sergio Abrignani ha poi aggiunto: «È stata una scommessa, non a rischio zero ma calcolato, ma dal mio punto di vista è stato giusto riaprirle fino alla prima media».