Soffrite di acufene o avete mai sentito parlare di questo disturbo uditivo? Bene, allora vi farà in entrambi i casi sapere che, in seguito a una ricerca condotta dall’Università tedesca di Regensburg, si è appurato che un’iniezione all’interno della guancia con un anestetico locale, quale la lidocaina, utilizzata da tutti i dentisti per anestetizzare le gengive in occasione di interventi ambulatoriali (e non), aiuterebbe a risolvere questo problema. Lo scrive in particolare il “Daily Mail”, che riporta come i risultati della ricerca, pubblicati sulla rivista “Progress in Brain Research”, abbiano mostrato che la gravità dei sintomi sia diminuita di oltre un terzo e i disturbi alla vita quotidiana causati dall’acufene si siano quasi dimezzati.
Questo in seguito al trattamento di diciannove pazienti affetti da acufene somatosensoriale, la cui gravità è stata valutata attraverso la compilazione di un questionario. Ciascuno di essi ha ricevuto tre iniezioni nel giro di quattordici giorni sulla guancia corrispondente all’orecchio interessato dalla problematica (o su entrambe le guance, qualora ambedue le orecchie ne fossero colpite).
L’ACUFENE SI CURA CON LA LIDOCAINA?
Parrebbe dunque possibile curare l’acufene attraverso iniezioni regolari e cadenzate di lidocaina all’interno della guancia corrispondente all’orecchio affetto dal disturbo. Tali punture, infatti, sempre secondo quanto scoperto dagli esperti e riportato dal “Daily Mail”, riuscirebbero a interrompere la trasmissione di suoni anomali al cervello. In particolare, tale trattamento si rivelerebbe utile nei casi di acufene somatosensoriale, ovvero quello derivante dal funzionamento errato dei nervi del volto e della colonna vertebrale che sono in qualche modo coinvolti nel movimento del viso, nelle sensazioni di calore e di freddo, nel tatto e nelle sensazioni di dolore. Tali nervi, se influenzati, possono provocare l’acufene e l’iniezione paralizzante di lidocaina è da interpretarsi proprio in questo senso, ovvero come specifica terapia per coloro che sono affetti da acufene somatosensoriale. Inutile, invece, il trattamento nei casi di acufene fantasma, che interessano il cervello.