La visita dell’agente di Lorenzo Insigne a Casa Milan accende le voci di calciomercato sul futuro del capitano del Napoli, il cui rinnovo di contratto con gli azzurri non è ancora stato firmato ma comincia ad essere una questione piuttosto urgente, dal momento che l’attuale accordo scadrà il 30 giugno 2022. Dunque mercoledì Vincenzo Pisacane è andato a Casa Milan e naturalmente questo fatto è una notizia, anche perché Hakan Calhanoglu (il giocatore rossonero con le caratteristiche più simili a quelle di Insigne) è in scadenza e di certo Insigne sarebbe un eccellente erede del turco, graditissimo a Paolo Maldini e a tutta la dirigenza del Milan. La domanda dunque è: davvero Lorenzo Insigne potrebbe lasciare il Napoli, per di più per passare a un’altra squadra italiana?
Il capitano ha chiarito che il rinnovo è la sua priorità e che il suo sogno sarebbe finire la carriera a Napoli, desiderio condiviso dallo stesso presidente Aurelio De Laurentiis, che vuole fare di Lorenzo Insigne la bandiera del Napoli. Allora perché l’agente Pisacane è andato a Casa Milan?
INSIGNE AL MILAN? IL PUNTO SUL RINNOVO CON IL NAPOLI
La visita dell’agente di Lorenzo Insigne a Casa Milan sembra essere un modo da parte dell’entourage del calciatore per pungolare il presidente De Laurentiis sul rinnovo del contratto con il Napoli. Adesso l’impegno è tutto per il finale di campionato in cui il Napoli andrà a caccia della qualificazione alla prossima Champions League, ma le parti devono cominciare a trattare per giungere all’accordo definitivo in estate (diciamo dopo gli Europei che Insigne giocherà con l’Italia) e non trascinarsi nella prossima stagione con Insigne ancora in scadenza e potenzialmente svincolato. D’altronde va anche chiarito che nessun club ha avanzato offerte e che per lo stesso Milan il contratto di Insigne sarebbe impegnativo considerata la politica della società rossonera – parliamo di 5 milioni di euro all’anno per un giocatore che va verso i 30 anni. La priorità è la qualificazione in Champions League, in tutti i sensi: con gli introiti che ne deriverebbero sarà più facile trovare un accordo, altrimenti potrebbe farsi più pressante anche con capitan Insigne l’esigenza del Napoli di abbassare il monte ingaggi in epoca Covid.