Giusto rilanciare la campagna vaccinale tra gli anziani: non ha dubbi Alberto Mantovani. L’immunologo e direttore scientifico dell’Humanitas di Milano ha condiviso l’appello del premier Draghi, sottolineando che mettendo in sicurezza gli anziani mettiamo in sicurezza noi stessi: «Con coperture ampie dei fragili liberiamo terapie intensive e spazi per curare cancro e problemi cardiovascolari. Non è solo un favore a loro ma un modo per proteggere tutti».
Alberto Mantovani si è poi soffermato sul vaccino di Astrazeneca, evidenziando che il rischio di trombosi è molto basso, circa un caso su 250 mila somministrazioni, senza dimenticare che i rischi legati alla mancata somministrazione del farmaco sono molto più alti rispetto ai rarissimi legati al vaccino. L’esperto ha poi condiviso la scelta di suggerire Astrazeneca solo gli over 60: «Si è deciso di essere prudenti anche perché non sappiamo ancora se c’è un rapporto causa-effetto tra vaccino e reazioni, non capiamo il meccanismo che le scatena e se è un problema del vaccino o della piattaforma usata, dell’adenovirus».
ALBERTO MANTOVANI: “DOVREMO FARE I RICHIAMI PER ANNI”
Alberto Mantovani ha poi analizzato la durata dell’immunità al Covid dopo la somministrazione del vaccino, rimarcando che al momento non ci sono certezze: l’immunologo ha citato uno studio danese che parla di una copertura dell’80%, che però scende al 47% tra chi ha più di 65 anni. «I dati di risposta immunitaria indotta dal vaccino, invece arrivano più o meno a 8 mesi e speriamo che questo ci dia una protezione almeno per 1-2 anni», il giudizio di Alberto Mantovani, che ha poi aggiunto che non è da escludere che dovremo fare i richiami per anni come avviene con l’influenza: «Penso, come immunologo, che il vaccino contro il vecchio virus sarà un buon esercizio per il nostro sistema immunitario per rispondere molto bene al richiamo che dovremo fare».