Massimo Galli, direttore del reparto Malattie Infettive presso l’ospedale Sacco di Milano, ha parlato nelle scorse ore sulle colonne de “L’Eco di Bergamo” per fornire il proprio punto di vista circa l’andamento epidemiologico a livello regionale e analizzare nel dettaglio la situazione della Lombardia, che da domani, lunedì 12 aprile 2021, farà ritorno in zona arancione dopo quasi un mese trascorso in area rossa. “La partita è ancora lunga e con il passaggio in arancione assistiamo a un film già visto – ha dichiarato Galli –. Consiglierei sempre prudenza: le riaperture precedenti, quando le cose si sono sistemate un po’, non sembra abbiano portato grandi risultati”.
Al momento, il quadro lombardo dice che in sette giorni i positivi a livello regionale si sono ridotti del 33,9%, mentre l’indice Rt è sceso ben al di sotto dell’1, soglia che fa scattare il passaggio in arancione (0,85, secondo l’ultimo rilevamento). Calati anche l’incidenza dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti (165) e il totale delle persone malate di Covid-19 e ricoverate presso i nosocomi disseminati sull’intero territorio.
MASSIMO GALLI: “VACCINI FONDAMENTALI PER TUTTI”
Galli ha poi concluso la sua disamina su “L’Eco di Bergamo” affermando che adesso ciò che davvero conta per vincere questa lunga battaglia contro un nemico invisibile, ma incredibilmente coriaceo, è puntare tutto sulla campagna vaccinale. “Il discorso dei vaccini potrebbe cambiare radicalmente gli scenari – ha asserito con convinzione il professore –. Per poter respirare, noi dobbiamo aver vaccinato il massimo numero di persone dai 70 anni in su, ma mi risulta che in Lombardia finora sia stato vaccinato almeno con una dose il 75% degli 80-89enni e siamo più bassi del resto d’Italia per la fascia d’età compresa tra i 70 e i 79 anni: siamo a uno scarso 5,5-6%, con una o due dosi per questa fascia rispetto al 20% del dato italiano. Quando avremo raggiunto numeri molto più importanti nei vaccini per questa fascia di popolazione, allora aprile non sarà più un mese a rischio, nel senso che riapri per poi dover richiudere. È un aspetto dirimente”. Insomma, questo mese potrebbe decidere gli scenari del nostro futuro: ecco perché, ora come non mai, non si può sbagliare.