Da mesi sotto scorta dopo le minacce di morte ripetute, il professor Matteo Bassetti ha lanciato una proposta contro la deriva “criminale” dei no vax. Gli atti intimidatori vanno criminalizzati. Il direttore della Clinica di Malattie infettive del San Martino di Genova a Il Giornale precisa però che non vuole criminalizzare tutti i no vax, ma che venga considerato “come terrorista chi tra loro compie atti criminali”. Fa l’esempio di chi ha bruciato la porta dell’Istituto superiore di sanità (Iss), quelli che hanno messo una bomba carta al centro vaccinale di Brescia e chi si esprime a favore delle vaccinazioni. “Siamo in una situazione di emergenza e si è dimostrato sul campo che il vaccino funziona, abbattendo drasticamente decessi e contagi”, la premessa di Bassetti. Questo è il motivo per il quale “oggi schierarsi contro la vaccinazione con posizioni ideologiche prive di fondamento scientifico e strumenti criminali è un’azione contro lo Stato”. Quindi, chi cerca di impedire la somministrazione del vaccino allo Stato “compie un atto terroristico”.
Ma la politica deve fare la sua parte per il professor Matteo Bassetti: “Ci vorrebbe una presa di posizione netta”. Non è ovviamente questione di porsi contro la libera espressione, ma lo Stato deve intervenire se si promuove un’informazione contro i vaccini che non ha basi scientifiche.
BASSETTI CONTRO NO VAX. E SU ASTRAZENECA…
Visto che Facebook e altri social hanno preso provvedimenti contro chi diffonde fake news, ora è arrivato il momento che la politica agisca. “Ci vorrebbe un filtro su questo tipo di disinformazione in grado di compromettere la campagna vaccinale”, osserva Matteo Bassetti a Il Giornale. L’infettivologo suggerisce di creare un sistema di controllo per le notizie che sono scientificamente false. “Va imposto un limite legale. Mi pare paradossale che io debba avere la polizia davanti alla porta di casa perché promuovo un trattamento che fa bene allo Stato”. Lo Stato non può lasciare, dunque, solo agli uomini di scienza di sventolare la bandiera pro vaccini. “Se il Burioni di turno riceve dieci minacce di morte, lo Stato dovrebbe mandare la polizia a perquisire le case di quelle dieci persone che lo hanno minacciato di morte o metterle sotto inchiesta. Così la prossima volta ci pensa due volte prima di scrivere insulti su Facebook”.
Peraltro così è stato permesso di danneggiare AstraZeneca, vittima per Bassetti di una “campagna denigratoria e di disinformazione”. Per questo la campagna vaccinale è stata ritardata: “Alla fine a rimetterci sarà lo Stato. Le attività produttive partiranno dopo, le scuole apriranno dopo, gli ospedali saranno più pieni, gravando sul bilancio dello Stato”.