Mauro Repetto, classe 1968, è stato fondatore, insieme a Max Pezzali, del gruppo musicale 883. I due si sono conosciuti al liceo scientifico Niccolò Copernico di Pavia. “Era mio compagno di classe, e per un certo periodo anche di banco, al liceo scientifico. E tra una versione di latino e un compito di matematica, fu lui a convincermi a buttarmi nella musica: se non ci fosse stato Max, da solo non avrei mai avuto il coraggio”, ha scritto Repetto nella nota di apertura di “Max90”, l’ultimo libro di Pezzali. Il prossimo luglio, dovrebbe tenersi a San Siro (già rimandato lo scorso anno), un doppio concerto di Max Pezzali e per l’occasione il cantante ha arruolato il suo vecchio partner: “Nel 2021 saremo pronti a deliziare il pubblico anche con il ritorno di Mauro ad alto livello. Non sarà lì solo a far presenza, ma lo coinvolgerò molto profondamente nello spettacolo”, ha annunciato lo scorso dicembre a Radio Italia.
Mauro Repetto: l’addio agli 883 nel 1994
Nel 2012 Max Pezzali e Mauro Repetto, in occasione dei vent’anni di “Hanno ucciso l’uomo ragno”, sono stati intervistati insieme da Vanity Fair. Mauro Repetto ha lasciato gli 883 nel 1994: “Non ero all’altezza della situazione. Giù dal palco eravamo 50 e 50, portare questa collaborazione sulla scena era impossibile, e allora io, mentre Max cantava, saltavo perché non potevo fare altro. Quando siamo arrivati a giocare in Serie A, non ne avevo la capacità né soprattutto la maturità”, ha raccontato Repetto. All’epoca i due si misero d’accordo: Repetto lasciò il marchio 883 a Max e conservò i diritti d’autore sulle canzoni pubblicate. Nel 2011 i due si sono incontrati a Parigi: “Lì ho ritrovato il mio migliore amico. Ci eravamo dati appuntamento in un ristorante: abbiamo cenato senza toccare cibo, solo parlando, dalle otto a mezzanotte”, ha confessato l’ex 883.