Riaperture da maggio: è questa l’ipotesi al vaglio del governo. Il premier Mario Draghi ha, infatti, chiesto ai membri del Comitato tecnico scientifico (Cts) di predisporre dei protocolli per le attività che possono ripartire prima di altre. Al momento non ci sono dettagli e certezze sulla data, anche perché molto dipende dai dati dei prossimi giorni, ma l’intenzione è di procedere con una graduale riapertura dai primi di maggio delle attività di ristorazione e di quelle all’aperto, forse anche quelle sportive e culturali. Nel frattempo, le Regioni stanno lavorando a delle linee guida che sottoporranno domani all’attenzione del governo. Lo spiega il Corriere della Sera, secondo cui l’esecutivo vuole prorogare lo stato di emergenza per altri due mesi, quindi alla fine di giugno. Invece il mese di maggio è considerato cruciale per il graduale ritorno alla normalità.
Ne ha parlato anche Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico, con i rappresentanti dei pubblici esercizi, Fipe. “Presumibilmente maggio sarà un mese di riaperture. La decisione sarà presa probabilmente la prossima settimana dal Consiglio dei ministri”. Prospettiva condivisa da Mariastella Gelmini, ministra per gli Affari regionali, secondo cui non “dobbiamo farci prendere da un eccesso di fretta”, anche se le riaperture vanno fatte “nel più breve tempo possibile”.
RIAPERTURE, COSA CAMBIA PER RISTORANTI E COPRIFUOCO
Anche la sottosegretaria ai Rapporti col Parlamento, Deborah Bergamini, ad una delegazione di ristoratori ha confermato che quello di maggio “sarà il mese delle riaperture di tutte le attività economiche”. Solitamente prudente, anche il ministro della Salute Roberto Speranza ritiene che sia “lecito aspettarsi delle riaperture per maggio”. L’ipotesi di lavorare sull’aperto lo convince molto, visto che c’è minore possibilità di contagio. Quindi, l’estate può aiutare a recuperare alcune attività. Sulle modalità delle riaperture ci sono alcune ipotesi. Le Regioni, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, chiederanno al governo di riaprire i ristoranti anche la sera, con priorità agli spazi all’aperto. Inoltre, si chiederà di spostare l’orario del coprifuoco dalle 22 a mezzanotte, una ipotesi che trova la condivisione anche di alcuni esponenti del governo.
Molto dipenderà anche dalla campagna vaccinale, del resto è stato lo stesso premier Mario Draghi a legare a doppio filo le riaperture anche alla campagna vaccinale. Da questo punto di vista, l’auspicio di Palazzo Chigi è che le Regioni rispettino le raccomandazioni su over 80 e “fragili”.