L’inchiesta della Procura di Bergamo rischia di travolgere anche il ministro della Salute Roberto Speranza, dopo aver coinvolto Ranieri Guerra, direttore vicario dell’Oms. Non direttamente però. Lo scandalo del report censurato potrebbe toccare gli uomini a lui più vicini. I magistrati, infatti, vogliono chiarire se qualcuno al Ministero della Salute abbia avuto un ruolo nel ritiro del report dell’Oms in cui il ricercatore Francesco Zambon parlava del mancato aggiornamento del piano pandemico e di una reazione “caotica” e “improvvisata” dell’Italia alla prima ondata Covid. Mentre Speranza dichiara di avere piena fiducia nel lavoro della magistratura e fonti di Palazzo Chigi smentiscono le indiscrezioni secondo cui il premier Mario Draghi vorrebbe sostituire il ministro della Salute, non si esclude la possibilità che tutto cambi a breve.
Ne parla La Stampa, spiegando che un eventuale sviluppo negativo dell’inchiesta potrebbe far cambiare idea al presidente del Consiglio. Il quotidiano spiega che “tra le chat a disposizione dei pm, potrebbero esserci anche quelle tra Speranza, il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro e il capo di gabinetto del ministro, Goffredo Zaccardi”.
“SCANDALO OMS LAMBISCE ROBERTO SPERANZA”
Queste eventuali conversazioni sarebbero inutilizzabili ai fini processuali prima di una via libera del Parlamento, precisa La Stampa, secondo cui alcune dinamiche hanno fatto la differenza anche perché è l’anno della presidenza del G20. Il ministro della Salute Roberto Speranza a settembre guiderà il meeting dei più importi ministri della Salute a livello mondiale. Il ministro ai pm di Bergamo lo scorso 28 gennaio ha detto di aver saputo del report Oms sull’Italia dopo la sua pubblicazione, il 12 maggio 2020. Invece il ricercatore Francesco Zambon sostiene che un mese prima il documento era stato condiviso con le autorità sanitarie. Per capire cosa sia successo i magistrati di Bergamo stanno analizzato migliaia di pagine di chat e mail, che tra l’altro rischiano di mettere in dubbio l’indipendenza dell’Oms, che avrebbe rimosso il report per “compiacere” il governo italiano. Lo scandalo Oms ora lambisce Roberto Speranza.