La Nasa ha scelto SpaceX per tornare sulla Luna. L’agenzia di Elon Musk permetterà infatti il ritorno degli astronauti a stelle e strisce sul nostro satellite dopo aver ottenuto un contratto da 2.9 miliardi di dollari con l’agenzia spaziale americana. Battuto il rivale Jeff Bezos, nonché Dynetics, toccherà all’uomo più ricco del pianeta concretizzare entro il 2030 il programma Artemis, quello che appunto vede il ritorno di un essere umano sul suo lunare. Donald Trump aveva pronosticato il 2024 come possibile data, ma secondo l’Agi non è da escludere che questa tempistica possa essere rivista, ovviamente per eccesso.
Del resto Starship, il razzo appunto di Elon Musk che parteciperà alla missione, non è ancora stato messo a punto, ed è sempre esploso negli ultimi tempi; di conseguenza, serviranno ancora numerosi test prima dell’entrata in azione definitiva. La particolarità di questa nuova spedizione sulla Luna è che per la prima volta sul nostro satellite metterà piede anche una donna.
LA NASA TORNA SULLA LUNA CON SPACEX: “E’ UN MOMENTO EMOZIONANTE”
Nel dettaglio saranno quattro gli astronauti che prenderanno parte alla missione, e che decolleranno dalla Terra con un razzo fabbricato dalla Nasa. Il velivolo porterà l’equipaggio sulla stazione nell’orbita lunare, dopo di che due dei quattro saliranno sullo Starship per sbarcare appunto sulla Luna. Una volta atterrati, vi resteranno per una settimana dopo di che compiranno il percorso inverso: il viaggio verso la stazione lunare e poi l’atterraggio sulla Terra. “Questo è un momento emozionante per la NASA e soprattutto per il team Artemis – le parole di Lisa Watson-Morgan, program manager per HLS presso il Marshall Space Flight Center della NASA a Huntsville, Alabama, riportate dal sito ufficiale dell’agenzia spaziale – durante il programma Apollo, abbiamo dimostrato che è possibile fare ciò che sembra impossibile: far atterrare gli umani sulla Luna. Adottando un approccio collaborativo nel lavorare con l’industria, sfruttando al contempo le comprovate competenze e capacità tecniche della NASA, restituiremo ancora una volta gli astronauti americani sulla superficie della Luna, questa volta per esplorare nuove aree per periodi di tempo più lunghi”.