La sentenza sul caso Open Arms è arrivata poco dopo le ore 15.00 di sabato 17 aprile 2021: Matteo Salvini rinviato a giudizio per sequestro di persona. Una decisione arrivata dopo due ore di camera di consiglio e annunciata dal giudice dell’udienza preliminare, Lorenzo Jannelli: il processo inizierà il 15 settembre davanti alla seconda sezione del tribunale di Palermo. Accolta, dunque, la richiesta della Procura.
Come evidenziato dai colleghi di Repubblica, Matteo Salvini è accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Il caso Open Arms risale all’agosto del 2019, con 147 migranti bloccati in mezzo al mare per sei giorni nell’imbarcazione dell’Ong spagnola Open Arms. Ricordi
OPEN ARMS, SALVINI RINVIATO A GIUDIZIO
Queste le prime parole di Matteo Salvini dopo la sentenza sul caso Open Arms: «Sono stato rinviato a giudizio. “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”. Articolo 52 della Costituzione. Vado a processo per questo, per aver difeso il mio Paese? Ci vado a testa alta, anche a nome vostro. Prima l’Italia. Sempre». «Salvini è stato ritenuto colpevole di tutto. Il comandante di Oper Arms ha rifiutato di sbarcare migranti a Malta, ha rifiutato numerosi aiuti da altri natanti, ha rifiutato di essere scortato in qualsiasi porto spagnolo, ha rifiutato di essere accompagnato in porti spagnoli», aveva sostenuto l’avvocato Giulia Bongiorno nel corso dell’arringa difensiva di questa mattina, come riportato dai colleghi de Il Tempo. Presente in aula anche Oscar Camps, fondatore di Open Arms pochi giorni fa ricevuto dal segretario Pd Enrico Letta.