La più incredibile delle vittorie per il Cagliari che ha battuto 4-3 il Parma pur essendo ancora sotto nel punteggio allo scoccare del 90′. Dopo appena 5′ gli emiliani trovano il gol del vantaggio con una bordata di Pezzella, che batte con un sinistro al volo Vicario. I sardi provano a reagire con Nandez che non trova però lo specchio della porta dalla distanza al 12′, quindi è Pavoletti a impegnare Sepe al 19′. Al 24′ Pezzella sfiora la doppietta con una gran botta, quindi al 25′ è calcio di rigore per il Cagliari per un intervento a “gomito largo” di Pezzella su cross di Zappa. L’arbitro però rivede al VAR il tocco e, col braccio attaccato al corpo, torna sulla sua decisione e il rigore in favore dei padroni di casa viene revocato. Ducali di nuovo in gol al 31′ grazie a Kucka, che sfrutta una perfetta sponda di Cornelius inserendosi in area e non lasciando scampo a Vicario. Sullo 0-2 e dopo il rigore revocato il Cagliari sbanda ma riesce a rimettersi in carreggiata al 39′ grazie a Pavoletti, che sovrasta Bani nel gioco aereo su cross di Nandez e con la sua specialità, il colpo di testa, va a segno. Al 14′ nella ripresa arriva il tris emiliano, la difesa sarda si addormenta e Man in mezzo a cinque avversari può scaricare alle spalle di Vicario. Ma il Cagliari non si arrende: entrano Pereiro e Simeone al posto di Rugani e Duncan e al 21′ accorcia le distanze Marin, che scarica a rete con rabbia il gol del 2-3. Il Cagliari produce il massimo sforzo per ottenere il pareggio, finisce fuori d’un soffio un colpo di testa schiacciato da Joao Pedro, poi Pavoletti va vicino alla doppietta. 5′ di recupero e al 91′ è Gaston Pereiro a trovare la prodezza balistica, conclusione dalla trequarti a girare a fil di palo e Sepe battuto per il 3-3. Ma non è finita questa incredibile partita: in contropiede Mihalia trova un Vicario freddissimo nell’evitare il 3-4, il poker lo segna invece il Cagliari con Cerri, che di testa sigla il gol partita su cross di Gaston Pereiro. Cagliari di nuovo a -2 dal Toro, per il Parma la salvezza sembra ora quasi sfumata.
LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Leonardo Semplici crede che questa possa essere la vittoria della svolta per il Cagliari: “Un’emozione importante, bella. Ci voleva una vittoria del genere. Questo anche per cercare di far capire ai ragazzi che certe vittorie arrivano solo con una grande unità. Il gruppo non sempre aveva mostrato questo tipo di carattere giusto. Non dobbiamo mollare di un centimetro, ma non abbiamo ancora fatto niente. Vogliamo tirarci fuori da questa situazione. Possiamo farlo, questo è il messaggio che ci deve dare questa sfida. Avevamo fatto delle buone gare sotto l’aspetto caratteriale e poi sono arrivate delle gare con Spezia e Verona dove non meritavamo ma abbiamo perso. I nomi non bastano serviva questa voglia, questa umiltà. Che fossimo in B fino al novantesimo lo dite voi giornalisti, la strada resta in salita ma ora daremo continuità a questa vittoria. Dopo questo finale servono sia lo psichiatra che il cardiologo. Ma io batto sul carattere, che avevo già visto a San Siro e che oggi c’è stato. Già pareggiarla oggi ci sarebbe stato stretto”. Roberto D’Aversa riconosce che il Parma non ha fatto abbastanza per vincere: “Una sconfitta che definirei indimenticabile per importanza ma soprattutto per come è arrivata. Purtroppo conta solo il risultato finale. Il Cagliari è stato più bravo e più determinato di noi. Da quando sono arrivato quella di buttar via i risultati è una costante inspiegabile. Abbiamo fatto bene nella gestione e nella costruzione ma senza malizia saremo sempre più influenzati in classifica. Abbiamo qualità per altri risultati ma mentalmente la gara di oggi era fondamentale, inutile girarci intorno. Chiaro che la matematica ancora non ci condanna, siamo dei professionisti e ci metteremo il massimo impegno. Come abbiamo fatto stasera, chiaro che la percentuale ora è diminuita per raggiungere il nostro obiettivo. Continueremo a lottare ma dobbiamo capire perché stiamo perdendo la categoria. E una squadra che vuole tenere la categoria non può buttare questi risultati. Ragioneremo sulle motivazioni. Sono arrabbiato con la squadra ma anche con me stesso, ma sarebbe strano il contrario”.