Incidente stradale, o meglio tamponamento, per il presidente del consiglio Mario Draghi. L’episodio si è verificato in quel di Roma, dove lo stesso lavora ormai da un paio di mesi a questa parte, e precisamente nel noto quartiere Parioli, fra le zone più belle della Città Eterna. Un episodio che risale alle prime ore della mattina di lunedì scorso, 19 aprile, quando, in viale Bruno Buozzo si è verificato un mini tamponamento fra quattro auto: il premier Draghi era a bordo della sua Volkswagen Passat guidata dalla scorta dei carabinieri, che si è scontrata con una Lancia Y ferma in strada, dopo che a sua volta si era scontrata con una Bmw, “colpevole” di aver frenato improvvisamente a seguito di un pedone che stava attraversando la strada.
Un classico incidente cittadino quindi, come se ne sentono a migliaia ogni giorno, e che fortunatamente non ha provocato alcun ferito, a cominciare dallo stesso Draghi. Tra l’altro nel tamponamento è rimasta coinvolta anche la seconda vettura di scorta del premier, un Alfa Romeo, su cui poi lo stesso primo ministro si è allontanato dalla zona dell’incidente, protetto da altre due pattuglie dei carabinieri.
INCIDENTE STRADALE PER MARIO DRAGHI: IL PREMIER SI E’ SCUSATO E SI E’ SINCERATO DELLE CONDIZIONI FISICHE
Prima di allontanarsi dal luogo dell’incidente stradale, Draghi è sceso dalla Passat ed ha parlato con il proprietario della Bmw, oltre che con la donna al volante della Lancia Y, con scuse varie per quanto accaduto, anche se ovviamente non era lo stesso premier al volante. L’uomo, 45enne, ha parlato per qualche minuto con il primo ministro italiano, che si è sincerato circa le condizioni fisiche di tutti i coinvolti, nel frattempo si sono recati sul luogo segnalato anche i vigili urbani del II gruppo, che hanno preso tutti i dati del caso ed effettuato i vari rilievi così come da prassi. A immortalare il momento, uno scatto, non si sa bene di chi, che è poi iniziato a circolare sul web e sui social grazie alla pubblicazione della pagina Welcome to favelas, che si occupa di testimoniare il degrado delle varie città italiane.