Elsa Fornero si scaglia contro Beppe Grillo dopo il video in cui ha difeso il figlio Ciro, che è indagato insieme a tre amici con l’accusa di stupro ai danni di una ragazza. «È un episodio infelice sotto tutti i punti di vista», ha dichiarato a DiMartedì l’ex ministro del Lavoro. Non è stato neppure facile per lei parlarne, anche alla luce dei numerosi attacchi che ha ricevuto dal MoVimento 5 Stelle: «Faccio un po’ di sforzo personale a parlare di questo episodio in maniera pacata. Ho imparato a superare i personalismi, ma ricordo i molti epiteti usati in passato». Ma Elsa Fornero ha spiegato che quel video è infelice sotto diversi punti di vista, umano e pure politico, visto che Beppe Grillo non è solo un comico, ma anche il garante del M5s.
«Io trovo che non ci sia più nessuno che dà importanza agli esempi. E una persona che dà un così cattivo esempio, è una situazione davvero penosa». Un attacco frontale quello di Elsa Fornero, secondo cui la reazione di Beppe Grillo doveva essere diversa.
FORNERO VS GRILLO “DOVEVA RESTARE IN SILENZIO”
«Se accusano tuo figlio di uno stupro, tu devi restare in silenzio», ha proseguito Elsa Fornero a DiMartedì. Avrebbe dovuto scegliere una strada diversa, quella della meditazione, ad esempio, o della riflessione, magari pure del dialogo. «Lasciamo stare la giustizia, ma non ti metti in pubblico a urlare», ha spiegato l’ex ministro in collegamento col programma di La7. «Non è questa la reazione. Questa esibizione di tutto il peggio del maschilismo bieco per cui è sempre la ragazza alla fine ad essersela cercata, non possiamo accettarlo, anche cercando di superare le remore verso una persona di cui io non ho nessuna stima».
Quella di Elsa Fornero è una condanna netta: «Non si può accettare una cosa così». Ma ha lanciato anche un messaggio al Pd: «Io mi aspetto dal Partito democratico, che rappresenta l’area progressista del paese, che non lasci solo le donne a censurare questo episodio. Deve toccare i massimi livelli del partito. Non si può sorvolare perché c’è un’alleanza».