Nello spazio di 2 giorni per ben tre volte la Lega e la maggioranza del Governo Draghi di cui fa parte sono entrate in rotta di collisione: prima sul Ddl Zan, poi sul coprifuoco nel Decreto Covid ieri in Cdm, da ultimo sull’inserimento della tutela di animali e clima nella Costituzione. La restante compagine di Governo ha sollevato non poche critiche al Carroccio, additandoli di “ostruzionismo parlamentare” dopo la presentazione da parte dei leghisti Roberto Calderoli, Luigi Augussori, Ugo Grassi, Daisy Pirovano e Alessandra Ricciardi di ben 246mila emendamenti in Senato. L’intento della Lega, ribadito ancora ieri a Palazzo Madama, è quello di «migliorare il testo del provvedimento e non di bloccarlo»: resta però che il Decreto Legge di modifica costituzionale per inserire la tutela «dell’ambiente, della biodiversità e degli animali» sulla Carta vedrà ora un inter piuttosto complesso.
Il testo è a firma Alessandra Maiorino (M5s) e al momento è bloccato alla Commissione Affari Costituzionali del Senato dopo gli emendamenti dei leghisti: «grave ostruzionismo» attacca De Petris (Leu), mentre Toninelli (M5s) parla di «Lega voltafaccia» e di «atteggiamento irragionevole e ingiustificabile» (Perilli, M5s) mentre anche da Forza Italia arrivano critiche con Michela Vittoria Brambilla, «posizione di retroguardia». Il Carroccio invece in risposta – come riporta il Corriere della Sera – fa sapere che gli emendamenti saranno ritirati se si favorirà «un iter più fluido di approvazione, nel momento in cui il testo avrà una formulazione corretta». Il che significa in poche parole riscrivere il testo definitivo.
COSA DICONO GLI ARTICOLI DEL DL
Sono tre gli articoli del provvedimento allo studio del Governo: il primo prevede una modifica all’articolo 9 della Costituzione, ovvero la formulazione «Tutela l’ambiente e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni; protegge la biodiversità e gli animali». Nel secondo, si aggiungono riferimenti a salute e ambiente all’articolo 41 (sull’iniziativa economica privata), e infine il terzo ribadisce «la tutela di ambiente, ecosistemi, animali e beni culturali nell’art. 117 sulla potestà legislativa dello Stato e delle Regioni». Dal testo già sono stati eliminati due punti decisamente divisivi tra le forze politiche, come il considera gli animali come «esseri senzienti» e il clima da migliorare con «sviluppo sostenibile».
Nello specifico però la Lega non vuole nel Dl la formulazione generica prevista attualmente e vorrebbe invece «differenziare con ragionevolezza le tipologie di animali, distinguendo tra quelli d’affezione, selvatici, d’allevamento o pericolosi per evitare in futuro paradossi nella sua applicazione». Vicina al popolo della caccia e degli allevatori, la Lega non vuole inserire troppi vincoli in difesa degli animali non domestici tanto che dalla sinistra arrivano subito critiche con De Petris «Le giustificazioni addotte, secondo cui la tutela dell’ambiente e la protezione degli animali in Costituzione danneggerebbe alcuni interessi produttivi, sono del tutto pretestuose». Ieri Salvini in un evento contro le zoomafie e il randagismo ha sostenuto con forza il voler potenziare le pene per le violenze sugli animali da compagnia, incrementando i fondi per le associazioni che agiscono sul territorio «Abbiamo disegni di legge in Parlamento e ci auguriamo la maggioranza trasversale e unita, visto che c’è qualcuno a sinistra che pensa di occupare il Parlamento parlando di temi che dividono, questo spero sia un tema che possa unire. Vediamo chi avrà la voglia di dare una mano per questa battaglia di civiltà».