Decisamente scioccante il caso di Daniela Molinari, la 47enne di San Vittore Olona, in provincia di Milano, che sta morendo di cancro e che potrebbe essere salvata dalla madre con una cura sperimentale. Daniela Molinari è stata abbandonata appena nata, e nonostante dopo alcune ricerche sia stata rintracciata la donna, questi si è rifiutata di aiutare la figlia naturale, anche se la stessa potrebbe farlo in forma totalmente anonima.
“Era l’unica cosa che non mi sarei mai aspettata – ha raccontato ospite della trasmissione di Telelombardia, Iceberg – mi aspettavo di tutto, sicuramente mi aspettavo difficoltà, sofferenza, dolore, ma che mi negasse una provetta di sangue prelevata in totale anonimato in quanto il tribunale di Milano è stato assolutamente disponibile in tal senso… Hanno proposto tutto, addirittura andarla a prendere in un luogo anonimo e di fare il prelievo in un tribunale e non in un laboratorio, poi di riportarla indietro senza che nessuno venisse a sapere nulla, e nonostante questa proposta lei ha detto no”. La madre di Daniela Molinari si è rifatta una vita: “Mi hanno detto che vive in un paesino attorno a Como, ha marito, figlio e nipoti, ha partorito quando aveva 19 anni quindi ora ne dovrebbe avere 66, abbastanza giovane, in buona salute, in grado di intendere e di volere”.
DANIELA MOLINARI: “UN RIFIUTO INSPIEGABILE UMANAMENTE”
“È inspiegabile questo rifiuto umanamente – ribadisce Daniela Molinari, in lacrime e visibilmente provata dalla malattia – è purtroppo legittimato da una legge che io non ho il tempo per poter combattere, ma che sicuramente è ingiusta così come è formulata, andrebbe corretta, legittima un’omissione di soccorso e potrebbe legittimare un omicidio”. E ancora: “Mi è stato detto che la gravidanza è stata negativa e che c’è ancora sofferenza in questo momento nel ricordare l’esperienza, le è stato offerto anche l’aiuto di un supporto per poter affrontare questa cosa. Tutti nella vita viviamo esperienze negative che prima o poi vengono al pettine, e c’è per tutti un momento in cui bisogna prendere in mano le proprie cose, elaborarle e cercare di trasformarle in qualcosa di utile”. Secondo Daniele Molinari, la madre dovrebbe mettersi una mano sul cuore: “Non si può po’ post-porre il proprio dolore alla vita di un’altra persona, la vita è un bene inalienabile, è protetta dalla costituzione. Questa notizia non l’ho ancora elaborata, è incomprensibile. Sogno questo corpo senza un volto che non fa nulla, fermo, è come se sognassi una fisicità senza un’anima”. Quindi Daniela conclude, affranta: “Sono molto stanca, manca il futuro, faccio molta fatica, viene spontaneo chiedersi come una persona possa vivere normalmente, negando la vita ad un altro pezzo di se, anche se non è più vicino, è comunque la vita di una persona, lo fanno gli animali, non riesco a farmene una ragione”. La donna ha chiesto aiuto anche ad un avvocato: “Mi sono rivolta ad un avvocato che è Fabio Sgembri (lo stesso di Olindo e Rosa Bazzi ndr) e stiamo cercando il modo per poter affrontare dal punto di vista legale questa situazione”.