Se già con i diritti tv Dazn-Sky la spaccatura nella Serie A era netta, dopo il clamoroso “caso Superlega” la situazione e i rapporti tra i 20 club della massima serie sono ai minimi storici. Ieri sera 11 squadre hanno firmato una durissima lettera contro Juventus-Milan-Inter, inviandola al presidente della Lega Calcio Serie A Paolo Dal Pino: un “J’accuse” netto che chiede sanzioni, punizioni e un’assemblea urgente per poter dirimere al meglio l’intera situazione “post” fallimento del progetto Super League.
A siglare la missiva che in giornata diverrà ufficialmente inviata a Dal Pino Roma, Torino, Bologna, Genoa, Sampdoria, Sassuolo, Spezia, Benevento, Crotone, Parma e Cagliari: la prima vera finalità dei club che hanno firmato la lettera è votare «la sollevazione dall’incarico da consigliere federale di Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, e dal ruolo di consigliere di Lega di Paolo Scaroni, presidente del Milan», riporta il Corriere della Sera. Se per il presidente Figc Gravina non è possibile «condannare un’idea» – dunque non ravvisa possibilità di sanzioni effettive alle tre big del nostro Campionato – gli 11 club replicano nettamente: Juventus, Milan e Inter nello sviluppare il piano della Superlega hanno agito di «nascosto dalle altre associate e dai massimi organi istituzionali del nostro sport causando grave danno alla Lega e al sistema del calcio italiano». Si chiede dunque nuova assemblea di Lega per «Analizzare i gravi atti posti in essere dai club e dai loro amministratori e le relative conseguenze».
CAOS SERIE A: E ORA COSA SUCCEDE?
Non è difficile notare la “differenza” marcata dalle altre squadre di Serie A – Lazio, Napoli, Verona, Fiorentina, Atalanta, Udinese – che non firmando la lettera degli 11 “vendicatori” confermano il loro schieramento già visto sulla battaglia per i diritti tv delle prossime stagioni (con annessa sfiducia a Dal Pino). La lettera è ispirata dalla Roma e pone in essere tutto l’ostracismo al progetto Super League, con tanto di richiesta danni ad Andrea Agnelli: «i tre club non hanno ancora formalmente comunicato il ritiro dallo stesso progetto con l’evidenza di un possibile e inaccettabile riavvio della sua creazione». Lo contro è fortissimo e anche le società che non hanno firmato la lettera vengono accusate di essere “furbe” e “conniventi” alle tre big per motivi economici e geo-politici in Lega Calcio. Resta da chiarire ancora bene i contorni della Superlega – tra effettivi passi indietro, penali e conseguenze Uefa – e sono con quelli sarà possibile capire se e con quali termini il campionato di Serie A potrà giungere ad una “tregua armata” in vista della prossima “elettrica” estate di polemiche e decisioni.