Barbara Alberti, dopo il vaccino: “Ho fatto un’ora a piedi, con un’energia in corpo da pazza”
Barbara Alberti, all’età di 78 anni, ha fatto il vaccino contro il Covid-19. “Sto come un fiore, è stato meraviglioso” ha dichiarato l’autrice subito dopo aver fatto il vaccino. “Quando sono uscita, ho fatto a piedi un’ora, con un’energia in corpo da pazza: il vaccino è stato un esorcismo. Una cosa che, prima, ti senti un miserabile, non sai che fine farai, e poi fai il vaccino, ti hanno battezzata, sei grata. Sei fra i salvati, anche se è un’illusione, ma chi se ne frega: io vivo di illusioni” ha detto riguardo al fatto di aver definito il vaccino come qualcosa di “meraviglioso”.
Prima di entrare a vaccinarsi, l’Alberti ha raccontato l’esperienza con un signore a cui era stata appena iniettata una dose. “Prima di entrare ho chiesto a un signore “Fa male?” e lui mi ha risposto “No, è come farsi una canna”” ha spiegato. Inoltre, Barbara ha confessato di aver atteso molto questo momento e che, nonostante lei sia una persona molto paurosa, tutto è andato per il verso giusto.
Barbara Alberti, la paura della morte e i pensieri suicidi
“Quando sono arrivata all’Eastman (presidio dell’Ospedale Umberto I di Roma, ndr) sembrava la Svizzera. Tutte queste signorine vestite di bianco, i medici bravissimi che hanno spiegato tutto. Il vaccino è un atto apotropaico, è come un battesimo” ha commentato Barbara Alberti riguardo la sua paura e riguardo il vaccino. La scrittrice ha parlato anche della paura di morire e della paura della malattia. “La morte fa paura a tutti. Nessuno vuole morire, neanche i suicidi. Io mi devo solo rallegrare perché ci sono ancora. Mi viene pure da ridere perché sono clandestina, una che statisticamente non ci dovrebbe stare. Sono nell’età in cui vorresti vivere in eterno, ma sai bene che non ti conviene” ha dichiarato la drammaturga.
Non mancano nemmeno le confessioni sui suoi pensieri suicidi. “Mi trastullavo con l’idea di avere una via d’uscita, ma non l’ho mai pensato seriamente. Mi resta la convinzione che l’eutanasia sia una cosa civilissima. Vorrei morire nel sonno, ma se le cose si mettessero male credo che userei l’ultima lucidità per eliminare il male peggiore” ha affermato Barbara Alberti.