Dopo il rientro con presenza degli studenti in università (nelle zone gialle) per via del Decreto Riaperture, l’annuncio dato oggi dalla Ministra dell’Università e Ricerca Maria Cristina Messa intervistata da Sky Tg24 riguarda la modalità di svolgimento dell’imminente sessione estiva: ci sarà un ritorno in presenza tanto per gli esami quanto per la laurea, «Dobbiamo mantenere la doppia linea in presenza e a distanza, anche perché ci sono dei ragazzi che vivono fuori sede e fanno fatica a ritornare in sede per un solo mese. Dobbiamo agire soprattutto a favore delle studentesse e degli studenti».
L’ex rettrice dell’Università di Milano Bicocca sottolinea come la presenza degli studenti nelle università in questa fase di graduali riaperture «dipenderà dall’ampiezza delle aule perché noi universitari non possiamo parlare di percentuali prestabilite in quanto le aule sono diverse tra loro». Tradotto, spiega Messa, «è pensabile che i gruppi piccoli siano presenti anche al 100% ma i grandi gruppi potrebbero essere presenti al 30%».
LE NOVITÀ DALLA SESSIONE ESTIVA
La possibilità di una sessione di laurea in presenza resta comunque “attenzionata” dal Governo e dal Ministero in costante confronto con i dati della pandemia, spiega ancora la titolare Maria Cristina Messa: «Quella del governo è una vera gradualità nelle riaperture e la linea é controllare i dati di volta in volta ed a seconda dei dati controllare le riaperture». Non solo, è molto importante questo mese di maggio in cui si riapre dato che «abbiamo diverse varianti del virus in giro: quindi sarà molto in portante che tutti noi individualmente manteniamo un’attenzione alta rispetto all’infezione». La modalità “mista” potrebbe però rimanere anche ben oltre l’emergenza Covid-19: «Ci saranno università in presenza a cui si aggiungerà lo studio ed il lavoro a distanza». Capitolo a parte riguarda le vaccinazioni in ambito universitario, con la Ministra “tecnica” che sostiene come cita il 60% dei lavoratori del settore sono già stati vaccinati anche se «non abbiamo dati a livello complessivo perché dipende dalle diverse Regioni». Con la presentazione del PNRR in questi giorni in Parlamento, Messa ribadisce l’importanza del capitolo sull’università «uno dei pilastri fondamentali é la ricerca, un pilastro importante perché é un investimento, un investimento sui giovani, sulle giovani generazioni: sia sui giovani escono dall’università o quelli che arrivano ora nell’università, ma anche sui giovani nella scuola o sui bambini. Quindi è un investimento vero».