«Il discorso di Draghi lo condivido, guarda al futuro di questo Paese cercando di progettarlo. Io sono convinto che ce la faremo, che la strada sia quella giusta e credo che il governo abbia fatto bene ad ascoltare le Regioni sul Recovery Plan: con il governo Conte le nostre proposte non erano state ascoltate, adesso sono state prese in considerazione»: così Attilio Fontana ai microfoni di Stasera Italia.
Il governatore della Lombardia ha poi parlato del dossier coprifuoco: «Voglio spogliarmi dalla mia appartenenza di partito: sul coprifuoco, come Regioni, abbiamo chiesto che ci fosse un allentamento. Lo avevano chiesto tutte le Regioni perché pensavamo fosse importante dare un segnale ai cittadini e un’ora in più. Non bisogna valutare la contrapposizione politica, la richiesta di Salvini credo sia di buon senso».
ATTILIO FONTANA: “VACCINAZIONI VANNO MOLTO BENE”
Attilio Fontana ha poi fatto il punto della situazione sulla campagna vaccinale in Lombardia: «Le vaccinazioni vanno molto bene, credo che non ci possa neanche contestare un ritardo: abbiamo avuto dei disguidi che abbiamo superato. Siamo abbondantemente la prima regione d’Italia come numero di vaccini e siamo oltre i target assegnati dal generale Figliuolo. Abbiamo anche la possibilità di raggiungere il limite entro fine settimana dei 100 mila vaccini al giorno e possiamo anche andare oltre. E’ chiaro che abbiamo bisogno di avere le dosi». Attilio Fontana si è poi detto pronto ad affrontare un’eventuale commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia: «Noi siamo stati i primi ad affrontare un virus assolutamente sconosciuto, sul quale non sapevamo niente. All’inizio abbiamo anche qualche scelta di cure, perché non esistevano dei protocolli ed era vietato fare autopsie sui morti. Ci sono state tante cose sulle quali abbiamo dovuto fare da apripista. Io sono convinto che anche la gran parte degli errpro che ci sono stati contestati tali non sono. Penso che sia giusto che la nostra gente sappia cosa sia successo, non mi sottrarrò alle mie responsabilità e penso che nessuno lo debba fare».