Anche Rocco Casalino entra nel dibattito sul video di Beppe Grillo riguardo il caso del figlio Ciro, accusato di stupro di gruppo. I toni sono molto simili a quelli usati da Danilo Toninelli, che ha lanciato pesanti accuse all’avvocato Giulia Bongiorno. «Io il dubbio me lo porrei, se sei avvocato di un partito mi sembra un intreccio che forse andrebbe evitato», dice l’ex portavoce di Giuseppe Conte ai microfoni de Le Iene. Nell’intervista, che andrà in onda stasera in prima serata su Italia 1, l’ex storico capo della comunicazione del MoVimento 5 Stelle ha espresso «massima comprensione per il dolore di un padre che sta vivendo sicuramente una situazione difficile». Nella fattispecie però non è entrato, ma qualcosa di significativo comunque lo dice: «Ovviamente non avrei usato quelle parole ma non mi far esporre». Le ragioni di quel video che ha scatenato diverse polemiche per Rocco Casalino risiedono «nell’istinto naturale di un padre nel voler proteggere il proprio figlio, non credo in nessun’altra dietrologia insomma…». Ma si dice convinto che lo stesso Beppe Grillo si sia pentito: «Sono convinto che lui oggi non userebbe le stesse parole, nel senso che è stato, istintivo, era molto di pancia secondo me quel video».
ROCCO CASALINO SU VIDEO BEPPE GRILLO
Rocco Casalino ribadisce a più riprese che non condivide le cose dette da Beppe Grillo, spiegando che lui avrebbe usato altre parole. E ritiene che questa sia anche la stessa idea di M5s. «Beh il Movimento ha preso una posizione chiara. Differenziandosi dalle esternazioni di Grillo, specialmente sul tema delle donne, anche sul tema della giustizia, sull’indipendenza della Magistratura», dice nell’intervista a Le Iene. Pur riconoscendo l’errore, ritiene che sia umano: «Io non avrei fatto così… io… ragazzi dovete anche capire che succede a qualsiasi essere umano di essere coinvolto sentimentalmente da una vicenda e in quel momento si può perdere, diciamo, in razionalità». Per l’ex portavoce di Palazzo Chigi non c’è niente di razionale in quel video. D’altra parte, così potrebbe aver arrecato un danno al MoVimento 5 Stelle: «Eh, questa è una valutazione che… non la voglio fare io, ma perché mi… io voglio mangiare il panino!». Poi però ha fatto «un grandissimo in bocca al lupo» alla famiglia di Beppe Grillo e, su sollecitazione de Le Iene, anche alla vittima del presunto stupro.
BEPPE GRILLO E LE PRESUNTE PRESSIONI
Si arriva poi a parlare di Giulia Bongiorno e del fatto che sia avvocato della ragazza che accusa i giovani di stupro e al tempo stesso della Lega. «Beh, io il dubbio me lo porrei, cioè se sei avvocato di un partito, è stato ministro di quel partito, mi sembra un intreccio che forse andrebbe evitato, però…». D’altra parte, Rocco Casalino nell’intervista a Le Iene dice di non voler entrare in questo aspetto. Ma riconosce che «ci sia una visione maschilista in casi come questo per cui spesso si cerca di dare la colpa alle donne, e questa è una cosa che va superata». La sua tesi è che Beppe Grillo abbia sbagliato in quel video in cui difendeva il figlio Ciro, ma d’altra parte lo ha commesso proprio perché parlava da padre. «Quello era un video in un momento particolare, lo prenderei come un momento di difficoltà, succede quando ti fai travolgere dalle emozioni, succede a tutti gli esseri umani di sbagliare in un momento emotivo particolare, no?». Rocco Casalino è convinto comunque che il comico genovese avrà modo di chiarirsi. C’è però un’altra domanda che non trova ancora risposta: perché Beppe Grillo ha parlato proprio ora? Il programma cita fonti autorevoli nel M5s secondo cui il fondatore avrebbe subito delle pressioni legate alla situazione del figlio. Il sospetto è che dietro quel video non ci sia solo il dolore di un padre che vuole difendere il figlio, ma anche altro.