Imma Battaglia
è intervenuta nel pomeriggio di oggi, domenica 2 maggio 2021, in qualità di ospite a Domenica In, trasmissione di Rai Uno condotta da Mara Venier. La donna ha raccontato di essere “una persona incredibilmente fedele. Eva ha tanti difetti, prima di tutto è della Vergine e deve decidere tutto lei. Ogni momento è una check list, però poi è un amore incredibile, c’è sempre. Noi nella pandemia abbiamo avuto un momento difficile, con mia mamma che ha avuto una fibrillazione atriale. L’abbiamo portata in ospedale e abbiamo avuto il terrore di non rivederla, Eva è stata sempre al mio fianco”.
Il matrimonio, perché? “Ho ritenuto che fosse un momento importante per dirci sì. Avevamo un Governo che ci aveva riportato un po’ indietro, poi da parte della Lega c’erano degli attacchi continui. Per me è stato un forte gesto politico, oltre a un atto d’amore”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
Imma Battaglia ospite a Domenica In
Imma Battaglia
è una delle ospiti della nuova puntata di Domenica in, il contenitore della domenica pomeriggio di Rai1 in onda anche oggi a partire dalle 14. Nata a Portici nel 1960, la Battaglia è un’attivista e politica italiana (dal 2013 al 2016 è stata anche consigliera comunale a Roma), ed è nota soprattutto per le sue provocazioni in materia di ‘diritti civili’, particolarmente per quanto riguarda le unioni tra persone omosessuali. Nel corso degli anni, infatti, l’attivista ha capeggiato diverse manifestazioni su questa linea tra cui il primo Gay pride in Italia, tenutosi a Roma nel 1994. Sei anni più tardi, fece molto scalpore l’evento del Gay pride mondiale organizzato sempre a Roma insieme ad altri noti esponenti del suo movimento, un ‘atto di sfida’, nell’anno del Giubileo, che fece mobilitare Giuliano Amato (all’epoca presidente del Consiglio) e lo stesso papa Wojtyła. In quell’occasione, il Premier volle affrontare direttamente la questione durante un suo intervento in Parlamento: dichiarò infatti di ritenere “inopportuna” la manifestazione, ma di non potervisi purtroppo opporre perché “vi è una Costituzione che ci impone vincoli e costituisce diritti”.
Chi è Imma Battaglia
Anche Francesco Rutelli, sindaco di Roma, ritirò all’ultimo momento il patrocinio che era stato concesso dal Comune. A quel punto, Imma Battaglia rese nota la sua intenzione di manifestare comunque, “con o senza autorizzazione”, disse. Alla denuncia dei politici si unì quella di papa Giovanni Paolo II: all’indomani dei fatti, il pontefice condannò esplicitamente le “ben note manifestazioni che a Roma si sono svolte nei giorni scorsi”, parlando di “offesa recata ai valori cristiani di una città che è tanto cara al cuore di tutti i cattolici del mondo”.
La carriera politica di Imma Battaglia
Non tutti sanno che, in seguito, Imma Battaglia decise di ‘scendere in campo’ diventando lei stessa una politica a tutti gli effetti. La Battaglia ha militato nelle fila di Sinistra e Libertà per poi candidarsi nelle liste di Sel alle elezioni comunali di Roma del 2013. Da giovane si è laureata in Matematica presso l’Università degli Studi Federico II di Napoli, un periodo della sua vita che ricorda con serenità sulle pagine del Corriere: “La matematica permette di volare, di scappare ragionando. Studiavo fino all’alba, facevo sport, avevo fidanzatini”. Poi, però, la sua vita ha preso una deriva inaspettata, e come lavoro si è ritrovata a fare tutt’altro. Perché ha lasciato la politica? “La politica non è da pasionari, è spietata”, commenta la Battaglia nella stessa intervista. Per poi precisare: “Mi avevano chiesto una mano e l’ho data, ma ero troppo ingenua e mi lasciavo sfruttare”.