Nell’anno del Covid, per quel che dicono le tabelle Eurostat, gli italiani hanno avuto un consumo individuale pari a 98,7, in calo rispetto al 102,1 del 2019, su un valore medio di 100. Quelli di Eurostat confermano pure la battuta d’arresto della spesa, per consumi finali delle famiglie, diminuita dai 1.087,25 miliardi nel 2019 a 958,493 nel 2020 con un calo dell’11,84%.
Cavolo Signori, tocca trar conseguenza dai fatti: gira per il mondo un detto, che non tutti sembrano voler ascoltare. Dice: “La mia spesa è il vostro reddito”. Se c’è qualcuno rimasto senza un quattrino, insomma, qualcun altro non deve aver fatto tutta la spesa che toccava fare!
Bene a quei qualcun altro, nel tempo della pandemia, son rimasti in tasca oltre 180 miliardi di euro. La penuria, toccata ad altri, la dice lunga sulla “verità” di quel detto; anzi, dice del fatto: Pil sotto dell’8,9%! La povertà, nel 2020, arriva al 9,4%.
Dunque, apostoli della sociologia, ricordate il vostro impeto scagliato contro chi spende come “gente prodiga e men che mai satolla”? Bene, dopo quel tanto detto fin ieri, oggi fatto! Certo, fatto con i lockdown, non per ravvedimento dal vizio a virtù…. ma tant’è. Lo stesso fatto ha disfatto pure il sagace fare del marketing; quel ridurre gli sfridi delle catene produttive, confezionando la domanda dei consumatori, pure di quelli che, non sedotti da cotanta confezione, hanno preferito mettere i soldi della spesa al pizzo. E… quell’aumento della capacita produttiva delle imprese, inutilizzata? E… rotto con la reclusione pandemica l’incanto pubblicitario, i nuovi morigerati si lasceranno re-incantare?
In questo scenario di non speso, le erogazioni del credito al consumo, lo dice AssoFin, si riducono del 21,1%. Detto il fatto ai tutti coinvolti, una domanda rimbomba: la responsabilità sta in capo a quelli di noi che non hanno fatto la spesa? Bene, se tanto ci dà tanto, quanto vale al mercato ‘sta cacchio di spesa?
Giust’appunto proprio quel mercato, dove viene generata la ricchezza attraverso lo scambio tra chi domanda e chi fa offerta, dovrà scovare e fare il prezzo giusto di quel valore! Sì, non quello sperato con il “ritorno alla normalità”, farcita da quelle asimmetrie informative che inquinano la stima. Prosit!
— — — —
Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.