Giulia Berdini, fidanzata di Franco Di Mare, direttore di Rai 3, si è scagliata su Instagram in un duro attacco contro il rapper Fedez, il quale, in occasione del Concerto del primo maggio ha denunciato un tentativo di censura che avrebbe subito da parte della Rai, con l’azienda di viale Mazzini che ha prontamente smentito e il cantante che, a sua volta, ha condiviso la telefonata intercorsa prima della sua performance con il vicedirettore del canale, Ilaria Capitani.
Berdini si è lanciata a tutta forza contro il marito di Chiara Ferragni: “Fedez è disgustoso – ha scritto –. È l’ipocrisia del politicamente corretto, la classica nullità del mainstream che, grazie a qualche paraculo occulto, sta facendo i milioni sparando minchiate funzionali al sistema. È un finto rivoluzionario, innocuo come un omogeneizzato Plasmon, manda messaggi che sembrano elaborati da Cetto Laqualunque durante un comizio in un centro sociale. Un tizio così ha bisogno di pubblicità e di visibilità. Per avere queste due ha bisogno di un nemico. Per neutralizzarlo basta poco, basta ignorarlo”.
GIULIA BERDINI CONTRO FEDEZ: “VERGOGNOSO”
L’attacco di Giulia Berdini, fidanzata di Franco Di Mare, è proseguito così sui social network: “Contenuti esatti, ma ovviamente fuori luogo… Aggiungerei: caro Fedez, la chiamata con la Rai perché non la fai ascoltare integrale, senza tagliarla a tuo comodo e piacere? Vergognoso”. Con tanto di hashtag conclusivo: #fedeznoncapiscinulla. Nella telefonata, ricordiamo, Ilaria Capitani pare invitare Fedez a rendere più soft, per così dire, il suo intervento relativo al Ddl Zan, contenente attacchi alla Lega e al nuovo presidente del Consiglio, Mario Draghi. In coda a questo episodio, i vertici Rai hanno smentito per la seconda volta nell’arco di poche ore il rapper milanese, sottolineando che si trattasse di una telefonata “manipolata e tagliata”, nella quale non sarebbe stata mantenuta la parte in cui Capitani riferiva a Fedez che eventuali problemi inerenti al contenuto del suo monologo sul palco del Concertone sarebbero stati gestiti direttamente dall’artista con gli organizzatori, senza alcun coinvolgimento per la Rai.