Il verdetto è arrivato nel pomeriggio di oggi, lunedì 3 maggio 2021: la Suprema Corte di Cassazione si è espressa in via definitiva, confermando la condanna a 14 anni di carcere per omicidio volontario con dolo eventuale nei confronti di Antonio Ciontoli per quanto concerne la morte di Marco Vannini, ragazzo di soli 20 anni perito a causa di un colpo di pistola nel maggio del 2015 all’interno dell’abitazione dei genitori della sua fidanzata, ubicata a Ladispoli.
In ultima istanza, il giudice ha deciso di accogliere la sentenza dei giudici della Corte d’Appello bis, condannando alla reclusione anche la moglie di Antonio Ciontoli, Maria Pezzillo, e i figli, Federico e Martina: tutti e tre dovranno scontare una pena detentiva di 9 anni e 4 mesi per concorso anomalo in omicidio volontario. La Cassazione ha dunque respinto il ricorso della famiglia Ciontoli, con il giudice che ha sottolineato nello spazio riservato alle motivazioni della sentenza che Vannini si sarebbe potuto salvare se i Ciontoli avessero subito allertato i soccorsi senza nascondere quanto accaduto. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
MARCO VANNINI, SENTENZA IN CASSAZIONE. BRUZZONE: “TEMO SUICIDIO CIONTOLI”
E’ attesa oggi la sentenza in Cassazione in merito al processo d’Appello Bis riguardante la morte di Marco Vannini. Negli scorsi giorni Antonio Ciontoli, condannato a 14 anni di carcere, ha scritto una lettera in cui chiede scusa, e che secondo la criminologa Roberta Bruzzone rappresenta un campanello d’allarme molto chiaro: “Sto dicendo una cosa molto seria. Un’ideazione di tipo suicidiario abbastanza conclamata, non è la prima volta che dice queste cose, mi auguro che faccia molta attenzione. A me sembra una lettera d’addio per dirla sinceramente”. Concorde Eleonora Daniele: “Appello ad autorità giudiziaria che si faccia attenzione, sono ore sicuramente importanti, leggere queste parole mi ha fatto molto riflettere, come parlare di un uomo che non si riconosce più, non riconosce la propria identità famigliare e sociale e sembra una lettera d’addio”. Così invece Roberto Alessi, direttore Novella 2000 a Storie Italiane: “Accetto le scuse, una lettera molto calibrata, non d’impeto e di getto, una lettera che non ha scritto da solo. Una lettera che ha un aspetto strategico e mi fa molto pensare, una lettera che lancia un messaggio, ‘io sono già pentito’, poi apprezzo le parole della Bruzzone che dice che questa persona è da monitorare e da stargli vicino, potrebbe manifestare intenzioni suicidiarie”.
MARCO VANNINI, SENTENZA CASSAZIONE APPELLO BIS, LA MAMMA “OGGI SIA FATTA GIUSTIZIA”
Dopo 5 processi e la condanna di Antonio Ciontoli a 14 anni, e dei figli e della moglie a 9 anni, oggi è attesa una sentenza importantissima in merito alla morte di Marco Vannini, la Cassazione potrebbe confermare o ribaltare l’appello Bis. Il programma di Rai Uno, Storie Italiane, ha intercettato la signora Marina, la mamma di Marco, che ha spiegato, prima del suo ingresso al tribunale: “Oggi potrebbe arrivare la giustizia più che la verità perchè la verità la sanno solo i Ciontoli, e Marco che poteva dirlo non c’è più”. Quindi la mamma di Marco Vannini ha aggiunto: “Son sei anni che ci battiamo per questo e spero che finalmente oggi arrivi la giustizia che tanto attendo e questo mazzo di fiori definitivo che devo portare a mio figlio”.
A chi fa notare le ultime parole via social dei Ciontoli, Marina replica: “Quello che dicono i Ciontoli via social non mi riguarda”, poi Eleonora Daniele, in studio, ha letto un’agenzia riguardante sempre le parole di Marina: “I Ciontoli sono stati in silenzio 6 anni e a ridosso della Cassazione si mettono a parlare sui social forse pensano di incidere sulla decisione ma credo che i giudici abbiano ben chiaro quello che è successo anche perchè parlano le carte”.
MARCO VANNINI, OGGI SENTENZA CASSAZIONE, LA BRUZZONE: “QUEI 110 MINUTI…”
Ricordiamo che a settembre dell’anno scorso la famiglia Ciontoli era stata condannata a 14 anni (il signor Antonio), e a 9 anni i figli e la moglie, dopo che la Cassazione aveva annullato la precedente sentenza, chiedendo un nuovo processo. Oggi verrà scritta probabilmente la parola fine sulla vicenda riguardante la morte di Marco Vannini, una vicenda di cui si sono occupate numerose trasmissione tv in questi sei anni, e per cui la famiglia non ha mai smesso di lottare.
Ricordiamo che la Cassazione non ha potere di modificare gli anni di un’eventuale condanna ma può semplicemente confermare la sentenza emessa dalla Corte d’Appello, oppure, annullarla e chiedere un nuovo processo. “Sono quei 110 minuti dal colpo d’arma da fuoco – dice la criminologa Bruzzone in studio – al momento in cui Marco riceve le prime cure che i giudici non digeriscono e che porteranno poi alle condanne severe in Appello Bis di tutta la famiglia, ad eccezione della fidanzata, è stata ritenuta coinvolta”.