Risultare positivi al Coronavirus nonostante l’inoculazione di due dosi di vaccino? Un evento davvero raro, ma non impossibile. Infatti, è accaduto: ne dà testimonianza uno studio condotto dalla “Rockfeller University di New York” e pubblicato sulle colonne de “New England Journal of Medicine”, al cui interno trova spazio la descrizione di due casi di reinfezione da Covid-19 in altrettanti soggetti, entrambi di sesso femminile e con ambedue le somministrazioni di siero effettuate da oltre due settimane (in un caso si trattava del vaccino Pfizer, nell’altro del vaccino Moderna).
La colpa dell’accaduto, stando a quanto si legge nel report pubblicato dai ricercatori, sarebbe da ricercare nelle varianti del virus. “Le varianti emergenti della sindrome respiratoria acuta grave Coronavirus 2 (SARS-CoV-2) destano preoccupazione clinica – scrivono –. Queste osservazioni indicano un potenziale rischio di malattia dopo la vaccinazione riuscita e la successiva infezione con il virus variante”. A seguito di analisi successive, è emerso che una delle due donne ha contratto la variante sudafricana (mutazione E484K), mentre l’altra quella newyorkese (la S477N).
POSITIVI AL CORONAVIRUS MALGRADO IL VACCINO: “CONTINUARE CON I TEST”
Essere positivi al Coronavirus malgrado il vaccino ricevuto, dunque, è una possibilità concreta, per quanto poco probabile. D’altro canto, i numeri diramati da Pfizer e Moderna, in tal senso, sono piuttosto indicativi: la protezione assicurata contro il virus Sars-CoV-2, attraverso la loro inoculazione, è pari al 95%. Un dato percentuale molto elevato, ma che lascia scoperto un significativo 5%, campione nel quale, loro malgrado, rientrano le due donne oggetto dello studio, le quali evidentemente non sono riuscite a sviluppare gli anticorpi necessari per respingere il nemico invisibile che da oltre un anno sta ammorbando l’intero orbe terracqueo. “L’idea che potremmo non avere più necessità di test nel mondo post-vaccino probabilmente non è accettabile in questo momento – hanno chiosato i ricercatori –. Per quanto ne sappiamo attualmente, anche le persone completamente vaccinate che sviluppano sintomi respiratori dovrebbero prendere in considerazione l’eventualità di sottoporsi al test Covid-19, anche e soprattutto in caso di esposizione a individui con infezione nota”.