Malattia Sammy Basso: è la Progeria o sindrome Hutchinson-Gilford
Progeria o sindrome Hutchinson-Gilford, questa è la malattia di Sammy Basso, il giovane che sarà ospite a Oggi è un altro giorno nel pomeriggio per parlare di vaccini e ricerca tenendo un faro ben aperto proprio sulle malattie rare come quello che l’ha colpito. Chi segue la tv ormai conosce bene Sammy Basso spesso ospite di alcuni talk ma anche protagonista di uno show sulla sua vita in cui ha narrato le sfumature della sua malattia destinata ad ucciderlo.
Sammy, nonostante abbia superato ormai i venti anni, è uno dei pazienti più longevi tra quelli affetti dalla malattia che lo ricordiamo, è genetica ed è caratterizzata dalla comparsa di un invecchiamento precoce nei bambini. Secondo gli studiosi sembra che la malattia colpisca nel mondo una persona ogni 4-8 milioni di nati e sono circa 70 i bambini che ne soffrono, cinque in Italia.
Progeria o sindrome Hutchinson-Gilford, malattia Sammy Basso, cos’è e quanto si può vivere?
Ci sono molte versioni della Progeria ma sicuramente la più nota è proprio la sindrome di Hutchinson-Gilford che ha colpito Sammy Basso e che prende il suo nome proprio dai primi dottori che l’hanno descritta e studiata. Nei primi mesi di vita, anche quelli che sembrano apparentemente, sani, sviluppano poi alcuni sintomi della malattia a cominciare dalla scarsa crescita ma anche all’indurimento della pelle mentre verso i due anni di età iniziano a presentarsi i primi segni di invecchiamento accelerato.
La diagnosi per Sammy è arrivata proprio intorno ai due anni e i dottori gli avevano dato 13 anni di vita ma i suoi genitori hanno continuato a lottare arrivando fino agli Stati Uniti ove lo studio della malattia continua tra ricerche e farmaci sperimentali. Contro il parere dei chirurghi americani, Sammy ha deciso di affrontare un’operazione al cuore all’Ospedale San Camillo di Roma. Cosa racconterà della sua malattia oggi in studio?