E’ sempre la musica a muoversi per prima per le buone cause. E’ così da quando il primo agosto 1971 l’ex Beatle George Harrison si mosse per il primo evento benefico mondiale, un concerto per la popolazione del Bangladesh devastata dalle alluvioni e dalla guerra con il Pakistan a cui presero parte super star come Bob Dylan, Eric Clapton e lo stesso Harrison. Da lì al Live Aid, nel 1985 organizzato per sostenere la popolazione etiope colpita dalla carestia, il passo fu lungo (ma nel frattempo ci furono altre iniziative analoghe seppur su scala più ridotta) ma il risultato straordinario. E’ così è ancor oggi, quando il mondo intero è colpito dalla pandemia di Covid e i morti si contano a milioni.
Ma soprattutto c’è la paura che non tutti i popoli possano disporre in tempi brevi del vaccino, per adesso gestito e distribuito solo ai popoli ricchi dell’occidente. Vax Live of Global Citizen: The Concert to Reunite voluto fortemente dal presidente americano Joe Biden e dalla cantante Selena Gomez si è già tenuto davanti a migliaia di persone grazie agli ottimi risultati della campagna vaccinale americana e sarà trasmesso l’8 maggio su YouTube disponibile a tutto il mondo. Al SoFi Stadium di Inglewood di Los Angeles gli spettatori, tutti vaccinati o tamponati, erano in migliaia e si sono goduti le esibizioni di Jlo (sul palco con la mamma che non vedeva da mesi causa appunto Covid), attori come Sean Penn a Ben Affleck, e gruppi come i Foo Fighters e gli AC/DC. Ma l’eroe della serata è stato l’ex principe Harry, tanto contestato a casa sua per aver lasciato la famiglia reale quanto amato in America sua nuova residenza. Introdotto come il “duca di Sussex” ha detto: “Ciao a tutti – ha esordito Harry in camicia azzurra, jeans neri e stringate marroni mentre veniva acclamato dal pubblico come una vera star – Siamo in un momento decisivo nella lotta globale contro il COVID-19. Questa di stasera è la celebrazione di ognuno di voi qui, i lavoratori in prima linea vaccinati che sono tra il pubblico, e dei milioni di eroi in prima linea in tutto il mondo. Avete trascorso l’ultimo anno combattendo coraggiosamente e disinteressatamente per proteggerci tutti. Ci avete servito e vi siete sacrificati, vi siete messi in pericolo e con coraggio, conoscendo i rischi. Vi siamo tutti profondamente debitori, grazie”. Ha sottolineato come sia necessario non lasciare nessuno, scopo principale dell’evento, cioè che il vaccino arrivi anche nei paesi poveri: “Stasera siamo solidali con i milioni di famiglie in tutta l’India, che stanno combattendo una seconda ondata devastante. Il virus non rispetta i confini e l’accesso al vaccino non può essere determinato dalla geografia. Dobbiamo guardare oltre noi stessi con empatia e compassione per coloro che conosciamo e per quelli che non conosciamo”. La serata ha superato l’obbiettivo dei dieci milioni di dollari prestabilito, ricavando circa 53 milioni grazie a donazioni di società e filantropi.