Il caso riguardante l’omicidio di Marco Benzi, il 43enne ucciso a martellate in quel di Cogliate a novembre del 2017, dalla moglie Sabrina Amico, oggi a Storie Italiane. La donna aveva dichiarato di aver ammazzato il suo compagno in quanto lo stesso abusava dei suoi bambini e anche degli animali, ed ha voluto quindi porre fine a questo andazzo. La donna, a seguito di una perizia psichiatrica, è stata ritenuta incapace di intendere e di volere, e di conseguenza non ha subito alcun processo ne tanto meno di condanna, ma è stata rinchiusa in una struttura per persone con problemi.
“E’ un’ingiustizia – racconta la signora Katia a Storie Italiane, la mamma di Marco – lei non è stata giudicata in quanto dicono che è malata mentale. Non c’è stata giustizia per Marco, oltre ad essere stato ucciso è stato anche accusato in maniera infamante, quindi puoi immaginare cosa c’è stato attorno a questa vicenda, mio figlio ha diritto alla sua dignità e per questo ne parlo, era un ragazzo a posto, non avrebbe mai fatto del male ai suoi bambini”. E ancora: “Lei aveva messo un dispositivo nel cellulare di Marco e lo controllava da tempo, di notte stava ad ascoltare i messaggi del cellulare per capire cosa vi fosse. Poi si sono resi conto che non vi era nulla di fatto e che Marco è morto da innocente, accuse assolutamente false”.
OMICIDIO MARCO BENZI, LA CRIMINOLOGA: “QUESTA PERIZIA PSICHIATRICA…”
La signora Katia ha aggiunto: “Mi sento di dire che nonostante abbia subito questa violenza, la violenza non è mai la risposta giusta alla violenza. Mi auguro che la giustizia faccia il suo corso ma purtroppo non sarà così”. In collegamento anche Anna Vagli, criminologa e consulente della famiglia: “Perizia psichiatrica ci risiamo, la signora aveva architettato tutto: quando hanno trovato il cadavere lei si è ripulita e lavata perchè non voleva sentirsi addosso l’odore del sangue. L’ha accusato anche di aver abusato degli animali, accuse infamanti. Hanno fatto indagini ed è venuto fuori che questa signora si era inventata tutto. La signora presto uscirà anche da questa struttura e vedremo cosa farà. Sconterà dieci anni però mi ritrovo nell’ennesimo caso in cui la storia sembra già scritta. Purtroppo non vi è nulla da fare, bisogna attendere e sperare che questa signora parli”.