Continuano gli “appelli” nei confronti delle vaccinazioni agli under 16, a cominciare dalla fascia 12-15 anni. Dopo le parole degli scorsi giorni del professor Galli del Sacco di Milano, oggi è stata la volta del professor Roberto Cauda, direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive del Policlinico Gemelli di Roma, che in collegamento con la trasmissione in onda tutte le mattine su Rai Tre, Agorà, ha spiegato che sarà necessario vaccinare gli adolescenti “dai 12 ai 16 anni”, non appena le autorità regolatorie internazionale lo consentiranno, “ma anche al di sotto dei 12 anni”.
Una vaccinazione che sarà fattibile solamente quando sarà assolutamente sicura: “Ovviamente il vaccino – ha specificato Cauda – deve essere efficace e sicuro”. Negli scorsi giorni l’Ema, l’agenzia europea del farmaco, ha annunciato l’avvio della valutazione di un’estensione del vaccino anti covid del siero di Pfizer/BioNTech, per la fascia 12-15 anni di età. “Giusto proteggere i giovani? Assolutamente sì”, replica Cauda sottolineando che “non esistono vaccinazioni che escludano delle fasce d’età. Tutte le vaccinazioni, sappiamo bene, si fanno in età pediatrica”.
VACCINI AGLI UNDER 12, CAUDA: “SE NON SI VACCINA L’INTERA POPOLAZIONE…”
C’è poi un rischio da non sottovalutare: “Se non viene vaccinata l’intera popolazione – avverte l’infettivologo – c’è il rischio che avremo una sorta di endemia nei più giovani”, una fascia di popolazione in cui “magari la malattia” Covid-19 “non si palesa, ma ci sono le infezioni”, con conseguente pericolo che “prima o poi il virus vada incontro a mutazioni con varianti che possono rendere meno efficaci gli attuali vaccini”. Infine, in merito alla situazione epidemiologica italiana, Cauda ha confermato “una lenta progressiva dell’rt e del numero di contagi per 100.000 abitanti così come dei ricoverati, merito dell’effetto combinato dell’Italia a colori e delle vaccinazioni. Se si continua così oltre un quarto degli italiani dovrebbe essere protetto” entro la fine di questo mese. Fino ad oggi 15 milioni di italiani hanno ricevuto la prima dose.