Polemica rovente nel corso dell’ultima puntata di Dritto e Rovescio, il talk show politico condotto da Paolo Del Debbio. Il conduttore ha avuto infatti un duro scontro con un rappresentante della comunità sikh in Italia a Latina, nel Lazio, per via della vicenda relativa alle quarantene per tutti coloro che provengono dal Paese asiatico, straziato dal diffondersi a macchia d’olio dei casi di contagio da Covid-19 e con la temuta variante locale del virus che oramai spaventa il Vecchio Continente.
Con il blocco dei voli dall’India, tuttavia i cittadini del Paese possono arrivare in Italia volando ad esempio da Emirati Arabi e Turchia: a far scattare in studio la polemica però sono state le parole di Klaus Davi in merito all’ostilità verso la comunità sikh, parlando di “clima terroristico” verso un gruppo di persone che oramai da oltre 40 anni vivono in armonia con gli italiani; sull’altro fronte, una dura risposta da parte di uno dei rappresentanti di quella stessa comunità che ha replicato agli attacchi parlando di “italiani razzisti con noi indiani” e scatenando un vero putiferio.
“ITALIANI RAZZISTI CON NOI INDIANI”: E IN STUDIO SCOPPIA LA POLEMICA
Nonostante l’intervento della giornalista Claudia Fusani, che ha ricordato come controlli e tracciamenti siano all’ordine del giorno anche per coloro che arrivano dall’estero, in studio è scoppiato il caos con Giuseppe Cruciani che da parte sua è intervenuto sostenendo che “invece gli italiani costretti a stare in casa col coprifuoco”. Dopo un primo battibecco, tuttavia anche gli animi da parte di coloro che erano collegati in diretta si sono accesi: il rappresentante della comunità ha invitato gli ospiti in studio a “lasciare le vostre sedie per venire a lavorare in campagna” e chiedendosi come ma sua moglie e il padre siano stati messi in quarantena nel Covid Hotel Sheraton, non potendola fare invece a casa sua.
Del Debbio è intervenuto bollando con un “Mamma mia…” il momento, troncando la querelle, mentre Cruciani e l’altro ospite, Gaetano Donzelli (deputato eletto tra le fila di Fratelli d’Italia) sono partiti al contrattacco ribattendo all’allusione secondo cui gli italiani sarebbero razzisti e facendo notare all’ospite in collegamento che comunque, per quanto quarantena, è comunque fatta presso un hotel come lo Sheraton e chiosando: “Non mi sembra un sottoscala, non mi sembra possa essere tacciato di razzismo se stanno allo Sheraton” ha chiosato il parlamentare meloniano chiudendo la polemica che avrebbe rischiato di degenerare.