La malattia della fidanzata di Damiano dei Maneskin, Giorgia Soleri, si chiama vulvodinia ed è una malattia dovuta alla crescita di piccole terminazioni nervose a livello vulvare in maniera disordinata. Si manifesta in seguito a un trauma, a una caduta o all’abuso di antibiotici, ma le persone di sesso femminile che ne sono affette non sono destinatarie di alcuna agevolazione da parte del Sistema Sanitario Nazionale e devono provvedere a loro spese alle cure, che spesso e volentieri hanno un mero effetto palliativo e consistono in farmaci antidepressivi.
Al mese, come documentato nel marzo 2020 da un servizio de “Le Iene”, i loro esborsi minimi si attestano a quota 500 euro: una vera e propria malattia di lusso. Eppure, dicevamo, questa malattia non è così rara: ne soffre una donna su sette e coloro che ne accusano i sintomi sono costrette a un’esistenza complicata, nella quale i ritmi della quotidianità sono scanditi dal dolore fisico, a cui ci si deve adattare e provare a opporsi attraverso continui cambi di posizione o prestando massima attenzione a ciò che si mangia a tavola. (aggiornamento di Alessandro Nidi)
Vulvodinia, ne soffre la fidanzata di Damiano dei Maneskin
Giorgia Soleri, la fidanzata di Damiano David dei Maneskin, da otto anni soffre di Vulvodinia, una malattia invisibile che colpisce circa il 15% delle donne e che è caratterizzata da dolore a livello vulvare difficile da diagnosticare. “La chiamano malattia invisibile ma io ricordo con estrema precisione tutte le rinunce e le limitazioni a cui mi ha costretta”, scrive su Instagram Giorgia Soleri pubblicando una foto “scattata in una delle infinite notti che in questi 8 anni sono state interrotte da dolore, brividi, urla e lacrime, e che mi hanno rovinato la vita”, scrive ancora Giorgia. Dopo anni di analisi e visite mediche in cui ha dovuto sentire di tutto da chi avrebbe dovuto aiutarla, ha finalmente dato un nome alla sua sofferenza e ha scoperto non solo “di non essere sola, ma che le donne affette da questa patologia sono tantissime e tutte hanno in comune questa sensazioni di essere state totalmente abbandonate nel loro dolore […] Non siamo colpevoli, non siamo rotte e non siamo difettose. Siamo malate e meritiamo comprensione e rispetto“, ha concluso.
Cos’è la vulvodinia: sintomi e diagnosi
La vulvodinia è una percezione dolorosa a livello vulvare che si presenta soprattutto in età fertile. Il dolore può essere spontaneo oppure provocato da un contatto o da un rapporto sessuale. Non esiste una singola causa, ma è causata da un mix di fattori. I sintomi sono: arrossamento a livello vulvare di varia entità, dispareunia, bruciore, irritazione, secchezza, sensazione di abrasione, di tensione e di punture di spillo, percezione di avere tagli sulla mucosa, gonfiore. La malattia viene diagnotiscata attraverso lo “swab test”, un esame che consiste in una leggera pressione nella zona vestibolare attraverso un cotton fioc.
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