Arriva la vittoria che permette di fare festa al Genoa, in lunga e costante risalita dall’arrivo di Ballardini in panchina e ora matematicamente salvo dopo aver messo ko il Bologna a domicilio. Pronti, via e c’è subito l’ammonizione per Zapata per un fallo commesso su Svanberg. Al 5′ si fa vedere per primo il Genoa in avanti con Shomurodov abile a entrare in area senza riuscire a superare Ravaglia, quindi all’8′ Perin non ha problemi su una conclusione di Svanberg. All’11’ prima vera chance per il Bologna con una conclusione deviata di Tomiyasu che finisce sul palo, ma al 13′ è il Genoa a passare con Zappacosta che rientra sul destro e con una grande conclusione non lascia scampo a Ravaglia. Al 18′ su punizione di Barrow Orsolini arriva a colpire di testa ma trova un grande intervento di Perin, mentre al 21′ è reattivo Ravaglia nel negare la doppietta a Zappacosta. Al 32′ problemi per Badelj che viene sostituito da Rovella nel Genoa. Al 38′ grande salvataggio difensivo per i Grifoni di Behrami che chiude provvidenzialmente su Palacio, quindi al 44′ brillante break di Pandev che ruba palla a e va alla conclusione, ma Ravaglia non si lascia sorprendere. Come nel primo tempo, anche il secondo inizia con un’ammonizione nel Genoa, stavolta per Shomurodov, è comunque il Bologna a cercare maggiori spazi offensivi a caccia del pareggio. Nel secondo tempo all’8′ viene murata una potente conclusione da fuori area di Svanberg, mentre al 9′ è un tentativo al volo di Soriano a mancare di poco lo specchio della porta. Al quarto d’ora però fallo di mano di Danilo in area bolognese, è rigore che Scamacca non sbaglia portando il Genoa avanti di 2 reti. Il Bologna prova ad avvicinarsi con un filtrante di Schouten ma l’ultimo pallone buono ce l’ha il Genoa con Pjaca, che non trova però lo spazio per il tris: si chiude su uno 0-2 più che soddisfacente per un Genoa che può festeggiare il quindicesimo anno consecutivo di permanenza nella massima serie.
LE DICHIARAZIONI DEI TECNICI
Sinisa Mihajlovic non fa drammi dopo la sconfitta del Bologna: “Nel primo tempo abbiamo avuto almeno cinque o sei occasioni: era più difficile sbagliare che segnare, eppure le abbiamo sbagliate tutte prendendo poi gol nell’unico tiro. Volevamo vincere e si è visto anche in campo, ma se non la butti dentro succede anche questo ed è giusto perderla. Ogni nostra partita sembra un copia e incolla: creiamo sempre tanto, ma facciamo fatica a segnare. Oggi ho puntato su Ravaglia: è ingiudicabile perché non ha dovuto fare una parata. Amey e Urbanski sono entrati benissimo: non hanno avuto paura, sono contento di averli gettati nella mischia. Sedici sconfitte in campionato possono essere tante ma il nostro obiettivo non era vincere lo Scudetto bensì non entrare nella mischia salvezza e quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto. Potevamo far meglio e potevamo far peggio”. Davide Ballardini si gode la salvezza del suo Genoa: “La squadra, il coinvolgimento, le qualità che ognuno ha messo a disposizione dei compagni, la serietà e l’impegno. Il gruppo è fortissimo, oltre a quello che si è detto, nell’ultimo periodo sono venuti meno giocatori che potevano essere molto importanti. Potevano darci una mano ma nonostante questo la squadra è riuscita a superare anche defezioni di questo tipo“.