La risposta di Gabriele Albertini è arrivata: non sarà il candidato sindaco del Centrodestra alle Comunali di Milano. Come vi abbiamo raccontato, ieri l’ex primo cittadino aveva chiesto del tempo per prendere la decisione definitiva, lasciando aperta la porta a un ritorno in campo. Come riporta il Corriere della Sera, alla fine ha optato per il no: «Per un insieme di ragioni personali non posso accettare questa generosa opportunità».
«Per le sfide che aspettano Milano, il candidato o la candidata deve essere giovane», ha spiegato Gabriele Albertini, evidenziando che il futuro sindaco deve «rappresentare le categorie produttive in vista della imminente ripresa e conoscere tutte le realtà di questa multiforme ed articolata città, anche quelle rese più fragili dalla pandemia». (Aggiornamento di MB)
ACCORDO NEL CENTRODESTRA, ATTESA LA RISPOSTA DI ALBERTINI
Il pressing di Matteo Salvini, un timido no alla proposta fino alla porticina aperta: giorni roventi per Gabriele Albertini, possibile candidato del Centrodestra alle elezioni comunali a Milano, e arrivano delle importanti novità. Matteo Salvini ha infatti annunciato che Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno raggiunto l’intesa sul nome dell’ex primo cittadino meneghino, non resta che attendere la decisione finale del 70enne.
Intervenuto ai microfoni del Corriere della Sera, Gabriele Albertini ha confermato che domani farà sapere la sua scelta. Nelle scorse ore il contatto con Giorgia Meloni: «Ero già a conoscenza della decisione di Fratelli d’Italia perché surrettiziamente La Russa, Santanché e Fidanza si erano fatti vivi spiegandomi che non dovevo equivocare, che FdI non ce l’aveva con me, ma era una questione di dialettica tra i partiti del centrodestra. Quindi, per me non è stata una novità. La novità è stata la telefonata di Giorgia Meloni. Mi ha rassicurato che non c’era nulla contro di me. Io l’ho ringraziata. È stato un colloquio cordiale».
GABRIELE ALBERTINI, DOMANI LA DECISIONE DEFINITIVA
Gabriele Albertini ha spiegato a proposito della sua possibile candidatura che il quadro esterno è cambiato mentre quello interno, descritto nella lettera, è rimasto lo stesso: ha deciso di prendersi qualche giorno prima della risposta definitiva per essere sicuro che ci sia tutta la convinzione possibile e che tutto ciò che sarà deciso sarà in armonia con la moglie Giovanna: «Forse c’è bisogno di qualche parola in più, di qualche sguardo in più. Se le circostanze mi avessero obbligato avrei preso la decisione in tempi più rapidi, ma mi sono state concesse 48 ore». Albertini ha ribadito di essere orientato più verso il no alla candidatura: «Ieri sono state rimosse delle situazioni esterne, ma l’argomento di passare gli ultimi anni della vita insieme, in serenità e possibilmente in buona salute non è cambiato. È un conforto sapere che la decisione ora è solo nostra mentre prima c’erano delle questioni aperte che poi sono state chiarite come quelle frasi riportate su Berlusconi che avrebbe preferito Lupi e non avrebbe contribuito economicamente alla mia campagna elettorale. Il miglior tempo in qualifica resta quello del vecchio Albertini…».