«Salvini non durerà molto al governo». Questa è una delle tante “sentenze” di Marco Travaglio nell’edizione di ieri di “Otto e mezzo”. Il direttore del Fatto Quotidiano ritiene che la permanenza della Lega nella maggioranza abbia le ore contate. «Io sto aspettando che inizi il semestre bianco: comincerà la grande ricreazione. Ma io personalmente l’ho sempre pensato da quando Mattarella impose questa maggioranza contro natura. Non si possono tenere insieme gli opposti». O meglio, è possibile per Travaglio «fino a quando ci sono da fare i vaccini o da consegnare un Recovery Plan». A proposito di quest’ultimo, Travaglio ha spiegato che «per il 95% è copiato da quello del precedente governo». Riguardo ai problemi, è convinto che cominceranno quando bisognerà iniziare a compiere delle scelte «sul fisco, sulla giustizia, sulla pubblica amministrazione, sul salario minimo, flat tax o sulle tasse progressive». Inoltre, ha criticato duramente una modifica apportata al Pnrr, che riguarda la sanità. «In quel 5% che è cambiato rispetto al piano del governo precedente, hanno preso i 4 miliardi che Conte aveva investito nella sanità territoriale e li hanno ridotti a un miliardo. E hanno quadruplicato i fondi per la telemedicina».
TRAVAGLIO VS FIGLIUOLO “COMUNICAZIONE? NO, DELIRIO”
Per Marco Travaglio si tratta di «una follia assoluta», perché in questi mesi di pandemia Covid «ci è sempre stato detto che avremmo salvato migliaia di vite con una rete territoriale di piccoli ospedali e di piccoli ambulatori». Quindi, il direttore del Fatto Quotidiano vorrebbe sapere chi deve rendere conto di questa decisione e per quale motivo è stata cambiata questa parte del Recovery Plan. «Io sono rimasto basito quando l’ho letto». Ancor più duro si è mostrato quando il dibattito si è spostato sul generale Francesco Figliuolo, commissario per l’emergenza Covid: «Io mi sentirei rassicurato se ad ogni suo annuncio seguisse la realizzazione di quello che dice. Finora non c’è un solo annuncio che si sia avverato, quindi non mi sento affatto rassicurato, mi sento preoccupato». Il problema di Figliuolo, secondo Travaglio, è «quest’ansia da prestazione che lo porta ogni giorno ad annunciare traguardi che regolarmente non taglia». Quindi, ha fatto l’esempio delle 500mila vaccinazioni giornaliere: «Le ha toccate tre volte, quindi è un traguardo fallito. Se fai le forzature per fare il fenomeno, poi succede che i vaccini finiscono e devi spostare le seconde dosi, creando casino e grande sfiducia in alcuni tipi di vaccino. Aveva detto da Fazio “vacciniamo chi passa” e poi la gente è passata e si è sentita dire che era irresponsabile». Quindi, Marco Travaglio ha concluso: «Questa non è comunicazione, è un delirio».