Momenti di tensione in Piazza Duomo a Milano, dove sono venuti allo scontro alcuni giovani che stavano manifestando contro un’iniziativa anti-Ddl Zan e la polizia. Le forze dell’ordine, come si vede nel video a fondo pagina, hanno fatto cordone rispetto ai tentativi dei manifestanti di superare la barriera. Spintoni e qualche manganellata fino a quando non è stata ripristinata la calma. Come riportato da “La Repubblica”, il presidio comizio era stato organizzato da Associazione ProVita e Famiglia con il titolo ‘Restiamo liberi’. Tra gli altri, presente a sorpresa anche il leader della Lega, Matteo Salvini. I contro-manifestanti, appartenenti ad associazioni studentesche come Rete degli Studenti e Tsunami, hanno fatto capolino intorno alle 16:00 al grido ‘Vergogna vergogna, ddl Zan subito‘.
DDL ZAN, SCONTRI IN PIAZZA DUOMO A MILANO
L’intervento della Polizia è stato finalizzato a separare i due gruppi. Quando è stata chiara l’intenzione degli studenti di entrare a contatto con la manifestazione anti-ddl Zan, gli agenti hanno dovuto fare ricorso alle manganellate per scoraggiare il tentativo di spezzare il cordone. Protagonisti degli scontri alcuni ragazzi dei centri sociali giunti da piazza Diaz con bandiere arcobaleno, fumogeni e striscioni con la scritta: ‘Ddl Zan subito’. La tensione, riporta La Repubblica, è aumentata quando i manifestanti hanno iniziato ad urlare insulti contro il segretario della Lega Matteo Salvini e il senatore leghista Simone Pillon, anche lui presente in piazza. Come riportato da Il Giorno, Matteo Salvini ha rilasciato anche alcune dichiarazioni: “Sono qui a manifestare per la libertà. Ognuno può amare e deve poter amare chi vuole senza essere aggredito e discriminato, tanto che la Lega e l’intero centrodestra hanno presentato una proposta per introdurre delle aggravanti per chi insulta e aggredisce un altro essere umano. Un altro paio di maniche è distruggere l’idea di famiglia, le radici della nostra comunità, portare sui banchi di scuola teorie come il gender, idee come le adozioni gay e l’utero in affitto e addirittura introdurre un nuovo reato che mette il bavaglio e vuole mettere in galera chi pensa che la mamma sia mamma e che il papa’ sia il papà. Quindi, assolutamente mano pesante per chi aggredisce e discrimina, picchia e insulta. Però la libertà di poter pensare che un bimbo viene al mondo se ci sono una mamma e un papà non può essere né imbavagliata né processata“.