C’era anche Giovanni Toti in collegamento con il programma di Rai Uno, Oggi è un altro giorno: “Stando ai primi fine settimana – ha esordito – c’è grande voglia di vita, io mi auguro che ne abbiamo la possibilità e questo dipenderà da quello che farò il governo. Con i dati in nostro possesso mi auguro che si possa eliminare il coprifuoco che sta danneggiando molte categorie economiche così come il mondo della ristorazione, soprattutto che si possa tornare a mangiare al chiuso visto il maggio ballerino, poi penso al wedding, ai parchi acquatici…”.
Sulla seconda dose lontano dalla regione non di appartenenza: “Di base si può fare ma non è che possiamo inseguire le persone. Potranno essere somministrate a coloro che hanno una residenza temporanea da noi. Questo ovviamente non comporta che chi viene da noi cinque giorni possa essere vaccinato, ma chi si trasferisce da giugno a settembre… pensiamo anche ai ragazzi che fanno la stagione lavorativa da noi, coloro hanno diritto, ci vuole buon senso”. E ancora: “La seconda dose è un tema complesso perchè i dati vaccinali non si parlano fra di loro. Ci vuole anche una proattività del vaccino, sapere quando scade il richiamo, quale vaccino ha fatto… tutto questo lo sanno i servizi sanitari delle regioni”.
GIOVANNI TOTI: “LETTA OSSESSIONATO DA SALVINI”
Sulla “lite” fra Letta e Salvini: “Serviranno riforme indispensabili per fare il Recovery, che deve essere speso entro il 2025 e con le leggi attuali è impossibile rispettare una tabella di marcia così rigida. Se posso Letta mi sembra un filo ossessionato da Salvini, il ragionamento di Salvini era che difficilmente ci accorderemo su riforme, era una svelata fiducia verso il parlamento tenendo conto che il Pd da sempre è contraria a certe cose, il blocco a sinistra è prudente. Per le riforme lette sui giornali non credo mancherà il voto del centrodestra se mai mancherà il voto a sinistra”. Infine svela: “Torno a fare il giornalista? Primo o dopo sì, mica si può fare politica tutta la vita, è una notizia? Banale, il giornalismo è un bellissimo mestiere, fra 5 anni quando scadrà il mandato farò riflessioni. Il mio sogno è scrivere un romanzo”.