«Prima di Mattarella, Berlusconi propose a Renzi il mio nome come candidato al Quirinale»: questo quanto rivelato da Bruno Vespa nel corso della lunga intervista rilasciata a Un giorno da pecora. Il giornalista ha spiegato di aver scoperto questo siparietto grazie a Renzi, precisando subito: «Secondo me era una battuta».
Incalzato da Franco Lauro e Geppi Cucciari, Bruno Vespa ha ricostruito quanto accaduto: «A me questa cosa la raccontò Renzi e non Berlusconi. Renzi mi disse: “Guarda che Berlusconi ha proposto te”. La cosa comunque non aveva molto senso. Cosa rispose Renzi? Gli disse che, giustamente, la cosa non stava né in cielo né in terra».
BRUNO VESPA A UN GIORNO DA PECORA
Dopo questo gustoso retroscena, Bruno Vespa si è poi soffermato su uno degli argomenti più scottanti degli ultimi giorni, ovvero il caso Amara. Il giornalista ha spiegato: «Se io avrei pubblicato i verbali come Repubblica e Il Fatto Quotidiano? Siccome Repubblica e Fatto hanno pubblicato tutti i verbali che gli sono arrivati prima, è curioso che non abbiano pubblicato questi… Se avessero parlato di Salvini e di Berlusconi, sarebbero rimasti chiusi nel cassetto? Ho qualche dubbio ma magari sbaglio…». Bruno Vespa, infine, ha parlato dell’ormai famoso incontro tra Matteo Renzi e il membro dei Servizi, Mancini: «Come mi sarei comportato? Bisogna vedere la fonte, io avrei fatto delle verifiche. Voi credete che sia stata una professoressa che passava di lì per caso? Non lo so, mi pare singolare, tutto qua. Non è che non ci creda, è possibile ma è curioso».