“Ricordati che devi morire“, in latino memento mori. Si può dire che sia proprio questo il motto di suor Teresa Aletheia Noble, star sui social proprio per la particolare caratteristica di ricordare a tutti i suoi followers che…la fine è vicina. A raccontare la sua storia è stato il New York Times, secondo cui questa suora, entrata nel 2010 nel convento delle Figlie di San Paolo nel 2010, è stata ispirata dalla lettura di una biografia del fondatore dell’ordine, un prete italiano nato nel 1880. Egli teneva un teschio di ceramica sulla sua scrivania, come ricordo dell’inevitabilità della morte. Suor Aletheia, fan del punk da adolescente, ha pensato che quella curiosità morbosa fosse “super punk rock“. Per questo motivo ha pensato di acquistare un teschio del genere, prima o poi. In questi giorni, però, Suor Aletheia non ha carenza di teschi. La gente le manda per posta tazze con teschi e rosari con teschi, e condivide foto dei loro tatuaggi con teschi. Un teschio di ceramica da un negozio di Halloween si trova sulla sua scrivania, scrive il NYT, e il suo nome su Twitter include un teschio e un’emoji di ossa incrociate.
SUOR THERESA E IL MEMENTO MORI
Ma qual è il motivo di tutto ciò? Dal 2017 suor Theresa ha reso la sua missione quella di far rivivere la pratica del memento mori. Il concetto è quello di pensare intenzionalmente alla propria morte ogni giorno, come mezzo per apprezzare il presente e concentrarsi sul futuro. Può sembrare radicale in un’epoca in cui la morte – fino a poco tempo fa, prima dello scoppio della pandemia – è diventata facile da ignorare. “La mia vita sta per finire e io ho una quantità limitata di tempo“, ha detto Suor Aletheia. “Noi tendiamo naturalmente a pensare alla nostra vita come se continuasse e proseguisse“. Suor Aletheia ha iniziato il suo progetto memento mori su Twitter, dove ha condiviso meditazioni quotidiane per più di 500 giorni di fila. Nell’ottobre 2018, al suo 455° giorno con il teschio sulla sua scrivania, ha scritto: “Tutti muoiono, i loro corpi marciscono, e ogni faccia diventa un teschio (a meno che tu non sia incorrotto)“. All’inizio, scrive il NYT, la suora non aveva alcun obiettivo particolare oltre a quello di tenersi impegnata nella sua pratica quotidiana. Ma i tweet sono stati un successo, e il progetto si è ampliato. Ora l’ordine vende decalcomanie in vinile (4,95 dollari, “ottimi regali di Natale!“) e felpe con cappuccio con l’icona di un teschio disegnata da Suor Danielle Victoria Lussier, un’altra Figlia di San Paolo. Suor Aletheia continua a promuovere la pratica sui social media, e ha pubblicato un diario di preghiera memento mori e un devozionale che si apre con la frase: “Tu stai per morire“. Per Suor Aletheia, aver passato gli anni precedenti a meditare sulla mortalità l’ha aiutata a prepararsi alla paura e all’isolamento dell’anno passato. La pandemia è stata traumatica, ha detto. Ma ci sono stati anche piccoli momenti di grazia, come la gente della comunità che bussa alla porta per donare cibo alle suore in isolamento. Come ha scritto nel suo diario, “Ricordare la morte ci tiene sveglie, concentrate e pronte per qualsiasi cosa possa accadere – sia il difficile straziante sia il bello mozzafiato“.