Ecco il nuovo bollettino covid di oggi, mercoledì 19 maggio 2021. Dopo qualche problematica al sito, offline fino a pochi minuti fa, sono stati resi noti i dati aggiornati, Partiamo dal numero di dosi somministrate, leggasi 28.3 milioni dal 27 dicembre ad oggi (+400mila rispetto a ieri), meno di cinque mesi. Continua a salire anche il dato relativo agli immunizzati, ad oggi poco più di 9 milioni, un dato pari al 15.27% dell’intera popolazione italiana.
Le donne che sono state vaccinate fino ad oggi sono 15.8 milioni, mentre gli uomini sono 12.4, mentre, per quanto riguarda le varie categorie, sono 6.8 milioni gli over 80 vaccinati, seguiti dai 5.8 milioni di soggetti fragili e caregiver, e dai 4.3 milioni di unità della fascia 70-79 anni. In Italia, intanto, sono giunte ben 30.1 milioni di dosi, di cui quasi 20 milioni di Pfizer/BioNTech, 7 milioni di Vaxzevria (AstraZeneca), 2.6 milioni di Moderna e infine 505.800 di Janssen, il vaccino di Johnson & Johnson che sta iniziando ad arrivare in maniera massiccia anche nel nostro paese.
BOLLETTINO VACCINI COVID OGGI 19 MAGGIO, IL COMMENTO DI BASSETTI
Intanto è uscito allo scoperto nella giornata di ieri il professor Matteo Bassetti, membro della task force anti covid della regione Liguria, che in collegamento con il programma Cartabianca, di Rai Tre, ha spiegato: “Il nostro obiettivo è avere il 70% della popolazione vaccinata per l’autunno. Attenzione perché non dobbiamo mollare la presa, non è un liberi tutti, è il momento di fare la formica e mettere fieno in cascina e il fieno sono i vaccini, nessuno deve pensare che non serva più farsi il vaccino”.
Sullo slittamento della seconda dose dei vaccini Pfizer e Moderna a 42 giorni (e forse anche più in la stando alle parole recenti di Palù), Bassetti si dice assolutamente d’accordo: “Gli studiosi inglesi hanno dimostrato che negli ultra 80enni, cioè i soggetti maggiormente a rischio, la seconda dose di Pfizer somministrata a tre mesi ha dato una risposta immunitaria molto maggiore. Ci sono due vantaggi di farla dopo: un effetto booster maggiore sulla produzione di anticorpi e una maggior durata cioè gli anticorpi restano per più tempo. La decisione di spostarla a 42 giorni è di buon senso, i cittadini possono stare tranquilli, la decisione è presa per il loro bene”.